Aggressioni in pronto soccorso, l’ultimo episodio a Cantù. Da settembre potenziati i posti di sicurezza

L’episodio si è verificato nella mattinata dello scorso 13 agosto: insulti, minacce e apparecchiature danneggiate. Necessario l’intervento dei carabinieri. L’assessore al Welfare, Giulio Gallera, annuncia iniziativa della Regione Lombardia

La cronaca porta alla luce ancora un evento di aggressione ai danni di operatori sanitari, ancora una volta operanti in Pronto Soccorso, l’area maggiormente esposta a questo tipo di fenomeno.

Nella mattinata di domenica 13 agosto, un 29enne senza fissa dimora, in attesa di farsi visitare per una lesione al braccio, ha cominciato a rivolgere insulti e minacce nei confronti del personale sanitario e degli altri pazienti, nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Cantù.
All’arrivo dei Carabinieri, l’uomo si sarebbe barricato in una sala visite, scagliando verso i militari quello che aveva a portata di mano. In breve tempo è stato bloccato e condotto in caserma.

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I carabinieri, vista la situazione di pericolo e per evitare che fosse messa a rischio l’incolumità delle persone presenti in quel momento in Pronto Soccorso (abbastanza affollato n.d.r), hanno utilizzato lo spray urticante in loro dotazione per bloccare il 29enne.

Processato per direttissima dal giudice del Tribunale di Como, con le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio, l’uomo è stato condannato ad un anno e sei mesi di reclusione e rimesso subito in libertà.

Solo pochi giorni fa, l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera si era espresso in merito alla problematica degli episodi di violenza nei pronto soccorso ai danni di medici e infermieri annunciando, in un comunicato stampa, la volontà “di potenziare i posti di pubblica sicurezza già presenti nelle strutture sanitarie considerate a rischio. Non e’ tollerabile che medici e infermieri debbano svolgere il loro delicato lavoro anche con la paura di essere aggrediti” le parole dell’assessore. Che ha anticipato anche un altro appuntamento in agenda: “A partire da settembre prenderò contatto con i Prefetti delle città lombarde e con gli altri attori coinvolti al fine di affrontare il problema in maniera concreta e strutturata”.

Fonti:
Lecconotizie
Gazzetta di Mantova

Redazione Nurse Times

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