Politica & Sindacato

Vaccini, Cecconi (M5S): “È una coercizione inutile. Genitori costretti a vaccinare figli come polli in batteria”

In una sera come tante, di una torrida estate Romana, arrivano come un macigno le dichiarazioni dell’On. Andrea Cecconi (M5S), sul tema delle vaccinazioni obbligatorie per i bambini in età scolare previste dal DL Lorenzin.

In una sera come tante, di una torrida estate Romana, arrivano come un macigno le dichiarazioni dell’On. Andrea Cecconi (M5S), sul tema delle vaccinazioni obbligatorie per i bambini in età scolare previste dal DL Lorenzin.


L’onorevole, paragona i bambini vaccinati a dei “polli in batteria”.

Fermo restando la libertà di opinione, il mio essere infermiere mi impone di prendere le distanze da queste dichiarazioni.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


L’On. Cecconi, prima di essere parlamentare, è un infermiere, che esprime delle dichiarazioni del tutto personali.

Da infermiere che esprime la propria professionalità secondo le evidenze scientifiche, dissento dalle dichiarazioni rese dal parlamentare/infermiere.

Con queste dichiarazioni, a mio avviso, si contravviene a più riprese al Codice Deontologico; non contribuendo a promuovere stili di vita sani, nè tanto meno a fornire alla cittadinanza una corretta ed imparziale informazione.

Come infermiere, l’On. Cecconi, ha l’obbligo di aggiornarsi e di fornire evidenze scientificamente validate ad ogni sua singola dichiarazione.

Quindi, a meno che non sia in possesso di un qualche documento segreto del WHO, che confuta ogni singolo studio pubblicato negli ultimi decenni sull’efficacia dell’immunità di gregge, il mio modesto e disinteressato parere, è che sarebbe stato prudente e saggio puntualizzare meglio le dichiarazioni rese nella sala stampa di Montecitorio.

L’alto rischio di fraintendimenti da parte dell’opinione pubblica, soprattutto su temi di tale delicatezza, dovrebbe essere motivo di riflessione per noi professionisti, ed indurci a vagliare il peso che le nostre dichiarazioni potrebbero avere sulla cittadinanza.

In special modo su coloro che non sono in possesso di una formazione specifica, e che troppo facilmente possono essere influenzati nelle loro scelte dalle dichiarazioni di un infermiere che ricopre una carica importante.

Voglio concludere con un invito a tutti i colleghi: nessuno vieta di avere opinioni personali, ma cerchiamo sempre di ricordare CHI SIAMO e il nostro ruolo all’interno della comunità!

È nostro preciso dovere informare, formare e supportare l’utenza.

Mutuando una locuzione dal Codice Civile, dobbiamo utilizzare la diligenza del buon Pater Familias.

 

Emanuele Battiston

Redazione Nurse Times

Leave a Comment
Share
Published by
Redazione Nurse Times

Recent Posts

Infortunio sul lavoro, come funziona per gli infermieri?

L’infortunio è un danno imprevedibile, dovuto a una causa violenta, che si manifesta durante l’orario…

17/09/2024

Foggia, 20 indagati tra medici e infermieri per la morte di Natasha Pugliese. Il governatore Emiliano: “Regione al fianco degli operatori sanitari”

Venti dipendenti del Policlinico Riuniti di Foggia, tra medici e infermieri, sono indagati per cooperazione…

17/09/2024

Connected care, FNOPI: “Professioni infermieristiche perno dell’assistenza digitale”

Mangiacavalli (FNOPI): "Le professioni infermieristiche sono  quelle attorno alle quali far ruotare il nuovo concetto di…

17/09/2024

Milano, l’Orac blocca le nomine all’Asst Santi Paolo e Carlo e al Policlinico: 4 incarichi da revocare

Due infermieri e una professionista che hanno servito durante la pandemia stabilizzati come dirigenti, attraverso…

17/09/2024

Trani, smantellata organizzazione che rilasciava falsi titoli di studio (anche per oss): 9 arresti e sequestri per 10 milioni

Rilasciavano titoli di studio e professionali che non avevano alcun valore in Italia e, in…

17/09/2024