Giunge al nostro indirizzo mail redazione@nursetimes.org il lavoro di tesi della dott.ssa Criscuolo Lucia, laureatasi presso Università degli Studi di Padova nell'A.A. 2018/2019
Giunge al nostro indirizzo mail redazione@nursetimes.org il lavoro di tesi della dott.ssa Criscuolo Lucia, laureatasi presso Università degli Studi di Padova nell’A.A. 2018/2019.
…di Criscuolo Lucia
L’invecchiamento demografico, problematica di nota rilevanza a livello mondiale, comporta un ricorso sempre maggiore a cure mediche e ricoveri ospedalieri in virtù di un progressivo incremento di patologie cronico-degenerative, spesso disabilitanti e soggette a episodi di riacutizzazione. L’esigenza di conciliare sostenibilità economica e nuove necessità assistenziali ha spinto diverse nazioni a sperimentare modelli organizzativi alternativi al ricovero ospedaliero favorendo lo sviluppo di programmi di Ospedalizzazione domiciliare, in cui i professionisti infermieri sono protagonisti.
Obiettivo: Il presente elaborato di tesi si propone di individuare e comprendere le potenzialità dei programmi di Ospedalizzazione domiciliare come alternativa al tradizionale ricovero ospedaliero nel trattamento di condizioni patologiche acute.
Materiali e metodi: Per la stesura della seguente revisione critica di letteratura è stata condotta una ricerca bibliografica tramite la banca dati MEDLINE (interfaccia Pubmed) attraverso la metodologia PICO. Dalla ricerca sono emersi 103 documenti e, previa lettura integrale degli stessi, è stato considerato idoneo un totale di 40 articoli. I criteri di selezione del materiale prevedevano coerenza con l’obiettivo di ricerca, periodo di pubblicazione negli ultimi 15 anni, lingua inglese o italiana e fascia d’età adulta.
Risultati: Le ricerche selezionate in letteratura valutano i programmi di Ospedalizzazione domiciliare indagando diversi outcome assistenziali fra i quali rientrano: tassi di mortalità, incidenza di complicanze, tassi e tempi di prima di riammissione, ricorso a istituzionalizzazione, esiti funzionali, stato depressivo, qualità di vita e livello di soddisfazione di assistiti e caregiver. Sono riportati esiti complessivamente positivi e spesso migliori di quelli registrati in setting ospedaliero. Non è emerso nessun effetto negativo dovuto alla gestione domiciliare degli assistiti.
Conclusioni: L’Ospedalizzazione domiciliare risulta essere un modello assistenziale efficace e sicuro nella gestione di pazienti adeguatamente selezionati nel caso di varie condizioni cliniche acute. Le attuali politiche sanitarie dovrebbero promuovere la diffusione di tale strategia di ricovero alternativa poiché potrebbe comportare diversi benefici per i sistemi sanitari e per le persone che ad essi afferiscono.
Redazione Nurse Times
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