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Terremoto in Albania: arrivano gli infermieri del Cives con Misericordie d’Italia

Dal giorno del sisma, il CIVES si è coordinato con Dipartimento della Protezione Civile e altre Associazioni, monitorando e seguendo i fatti sotto il coordinamento del DPC e informando i soci dell’evoluzione della vicenda.

Il bilancio si è fermato a 51 vittime. Stop a ricerche superstiti, circa 2.000 i feriti

Il primo ministro Edi Rama ha annunciato che le ricerche dei dispersi sono terminate. Non si scava più tra le macerie dei palazzi e degli alberghi crollati lo scorso martedì notte in Albania, colpita da un potente terremoto. Il tragico bilancio delle vittime, salito di giorno in giorno, si è fermato a 51 vittime, l’ultima nel pomeriggio, una giovane ragazza di 20 anni. Colpita in testa da in mattone caduto dal tetto del palazzo che stava lasciando di corsa dalla paura, dopo tre giorni in coma, non ce l’ha fatta. Nella lunga lista di chi ha perso la vita anche 6 bambini.

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La metà delle vittime, 26 persone, sono state sepolte dal crollo di due palazzine nella sola Thumana, località a circa 20 chilometri a nord di Tirana, mentre altre 24 sono morte in varie zone di Durazzo, dove sono crollati due alberghi sulla spiaggia, due palazzi in città e una villetta di tre piani, nella quale sono morti 8 membri della famiglia Lala, tra cui 4 bambini.

Oltre 900 sono stati i feriti, che si sono rivolti agli ospedali di Tirana e Durazzo. Altri 2200 persone si sono sottoposte alle visite mediche nelle tendopoli allestite nelle zone colpite e presso vari centri sanitari. Almeno 41 persone tra i feriti sono ancora ricoverati, e due di loro, che si trovavano in un condizioni critiche sono stati portati in Italia, per ottenere cure specialistiche.

Intanto una nuova forte scossa di assestamento di magnitudo 4.5 della scala Richter, è stata registrata ieri con epicentro, secondo l’istituto sismologico albanese, pochi chilometri a nord di Durazzo. La scossa è stata avvertita anche a Tirana. Nessuna notizia di vittime o danni.

Non si ferma la solidarietà dell’Italia nei confronti delle popolazioni colpite dal terremoto. Oltre all’aiuto partito dalla Puglia, anche gli infermieri del Cives impegnati sul campo per dare assistenza sanitaria alla popolazione.

Dal giorno del sisma, il CIVES si è coordinato con Dipartimento della Protezione Civile e altre Associazioni, monitorando e seguendo i fatti sotto il coordinamento del DPC e informando i soci dell’evoluzione della vicenda.

“Nella giornata di ieri, al Direttivo Nazionale del CIVES è arrivata una richiesta da parte della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia per assistere la popolazione colpita. La richiesta di collaborazione pervenuta, ha come scopo, l’impiego di Infermieri CIVES nell’Ambulatorio Mobile presso il Campo di Accoglienza di Durazzo” si legge nel comunicato del Cives.

“Il Direttivo dunque, di fronte ad una richiesta che aveva come fine ultimo, il supporto alle popolazioni albanesi gravemente colpite, ha diramato una notifica alle Associazioni Provinciali, che si sono coordinate, come compete, per far fronte a questa necessità nel modo più veloce e in sicurezza possibile. Alcuni Infermieri del CIVES dunque, sono già partiti, o in partenza per la missione che li vedrà impegnati nelle prossime settimane” conntinua il comunicato.

Il comunicato si conclude richiedendo agli infermieri del CIVES di comunicare eventuali disponibilità direttamente ai Direttivi dei nuclei Provinciali.

Redazione Nurse Times

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