Tempi di attesa troppo lunghi per i referti: aggredito infermiere

Un attesa troppo lunga sarebbe stata la causa dell’aggressione subita da un infermiere in servizio presso il punto prelievo dell’Asl 5 di La Spezia

Un attesa troppo lunga sarebbe stata la causa dell’aggressione subita da un infermiere in servizio presso il punto prelievo dell’Asl 5 di La Spezia

Un 64enne residente ad Arcola avrebbe atteso oltre 2 ore per ricevere l’esito degli esami ematici.

Non ha più retto e ha deciso di prendersela con una persona ben precisa.

Un infermiere giudicato dall’anziano come un nulla facente sarebbe stato il bersaglio designato. Per più volte gli è stato domandato impropriamente di occuparsi personalmente delle esigenze del “paziente” ma secondo le ricostruzioni, non avrebbe mai preso in considerazione la richiesta.

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Subito dopo sono scattati pesanti insulti nei confronti dell’infermiere e le minacce dapprima verbali e poi fisiche che hanno costretto il sanitario a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

L’episodio è avvenuto mercoledì, poco dopo le 11, al centro Asl di Bragarina, in via Sardegna.

«Ho aspettato per due ore le analisi, per due ore…», ha continuato a ripetere il pensionato agli agenti di Polizia intervenuti sul posto.

Gli agenti hanno tentato in ogni modo di tranquillizzare il sessantaquattrenne che, convinto di essere nel giusto, avrebbe insultato anche gli agenti di Polizia, colpevoli di aver cercato di minimizzare l’accaduto.

L’uomo è stato successivamente identificato dagli stessi poliziotti.

L’infermiere, piuttosto sconvolto, avrebbe dichiarato di essere intenzionato a sporgere denuncia in questura per quanto accaduto.

Gli agenti sono rimasti nella struttura di Bragarina per quasi un’ora, nel tentativo di riportare la calma tra i presenti.

Le attività dell’ambulatorio sono riprese solamente dopo che gli agenti hanno potuto abbandonare la struttura.
Qualora l’infermiere decidesse di presentare denuncia, gli investigatori potrebbero decidere di acquisire le immagini registrate dalle telecamere presenti nel centro medico.

Così facendo, gli investigatori potrebbero accertare se il comportamento adottato dal pensionato abbia infranto la legge. Anche le altre persone presenti durante quegli attimi di follia dovranno essere ascoltate.

Simone Gussoni

Dott. Simone Gussoni

Il dott. Simone Gussoni è infermiere esperto in farmacovigilanza ed educazione sanitaria dal 2006. Autore del libro "Il Nursing Narrativo, nuovo approccio al paziente oncologico. Una testimonianza".

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