Sul Vincolo di Esclusività: #INFERMIERILIBERI

Pubblichiamo la lettera aperta del Movimento Nazionale Infermieri alla presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli.

Gent.ma Dott.ssa Mangiacavalli,

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#INFERMIERILIBERI è lo “slogan” al centro della grossa mobilitazione promossa dal MOVIMENTO NAZIONALE INFERMIERI e culminata con il flashmob virtuale dell’ 11 febbraio 2021 il quale ha suscitato grande adesione da parte degli infermieri italiani .

MNI coinvolgendo le Istituzioni con pubblicazioni di articoli, interviste alla stampa e con il sopracitato evento ha intrapreso un’ampia discussione intorno al tema delle vaccinazioni al fine di sottolineare la necessità e l’importanza fondamentale della presenza della figura Infermieristica. Sia in una situazione di emergenza, ma soprattutto nella quotidianità della realtà sanitaria in modo necessariamente “SVINCOLATO” dalle proprie aziende.

MNI ha voluto sottolineare la necessità di abolire DEFINITIVAMENTE IL Vincolo di Esclusività (art. 4 comma 7 L. 412/91 che vieta ai sanitari dipendenti di azienda pubblica, appartenenti al “comparto”, di prestare libera attività al di fuori della propria struttura).

Il “vincolo di esclusività” non viene invece applicato alla dirigenza medica per specifiche finalità:

1. Snellire le liste di attesa.

2. Offrire all’utenza una maggiore offerta delle attività istituzionali.

3. Garantire maggiore efficienza al SSN.

A fronte di ciò è obbligatorio interpellare il legislatore su quale delle summenzionate ragioni non rientra la figura Infermieristica.

Sempre la L.412/91 esorta, per l’acquisita dirigenza medica, l’attività libero professionale in quanto incentivo alla “crescita professionale del singolo professionista“.

Evidentemente per il SSN, per le Istituzioni e per il legislatore la professione di Infermiere non è così importante e tantomeno la sua crescita professionale.

Viene quindi ribadita l’importanza di estraniarsi da un comparto sanità che non rappresenta, ma altresì limita la figura Infermieristica.

Il DECRETO SOSTEGNI del Presidente Draghi doveva e poteva essere un’opportunità per dare speranza e linfa agli infermieri Italiani. Un’opportunità di crescita per la professione.

Ancora una volta si resta con l’amaro in bocca e un pugno di mosche in mano. Ancora una volta l’Infermiere è SUBORDINATO ad altre professioni. Esclusi da qualsiasi autonomia professionale. L’emendamento del Decreto Sostegni, a noi rivolto, evidenzia enormi incongruenze con ciò che la FNOPI professa da tempo, ossia una crescita professionale e un’assistenza incentrata sulla figura infermieristica.

Gli Infermieri NON possono accettare questa ennesima UMILIAZIONE.

Non dopo oltre un anno di sacrifici. Sono stanchi di dover combattere con questo virus, ma ancora di più stanchi di non essere riconosciuti, supportati, difesi. 

Gli Infermieri vogliono partecipare alla campagna vaccinale ma vogliano farlo come libera-professione.

MNI, a seguito delle centinaia di segnalazioni del popolo infermieristico, respinge categoricamente le mezze misure intraprese dal Governo Draghi e avallate dalla FNOPI.

Pertanto o si supera il vincolo di esclusività o lo si mantiene concedendo agli Infermieri un indennizzo congruo come previsto per altre professioni.

Non c’è e non ci sarà mai crescita senza il giusto riconoscimento istituzionale e contrattuale

Per MNI e per tutti gli Infermieri Italiani è una “pseudo” vittoria MUTILATA.

SARETE LIBERI DI VACCINARE, DI PRATICARE LA VOSTRA PROFESSIONE SENZA NESSUN VINCOLO FINO A QUANDO CI SERVIRETE”.

Roma, 29 Marzo 2021

MOVIMENTO NAZIONALE INFERMIERI

Cristiana Toscano

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