Arriva la replica del sindaco di Barletta sull’affollamento che ha seguito la processione della patrona della città il 1 maggio.
Il sindaco, Cosimo Cannito, era stato accusato assieme ai vigili di non aver fermato i cittadini che, contro ogni regola per la gestione dell’emergenza da coronavirus, erano scesi in strada per seguire l’icona della Madonna dello Sterpeto.
Pubblicata sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” la dichiarazione di Cannito:
“Abbiamo fatto tutti grandi sacrifici e non ci possiamo permettere il lusso di vanificarli. Quello che è accaduto ieri mi rincresce molto, non doveva e non dovrà più succedere. Abbiamo fatto tutti grandi sacrifici e non ci possiamo permettere il lusso di vanificarli. Capisco bene il disappunto dei tanti che hanno scritto e commentato le immagini dell’esterno della cattedrale. Non avremmo mai potuto immaginarlo, anche perché gli organizzatori dell’evento, dopo avere fatto appello alla comunità dei fedeli, chiedendo loro di rispettare le prescrizioni del governo e di restare a casa, come riportato anche dalle testate giornalistiche locali, avevano garantito che tutto sarebbe avvenuto senza assembramenti, predisponendo anche una diretta tv per impedirli e non facendo accompagnare la sacra Icona dalla consueta processione di fedeli. Ma non è servito a nulla.
“Più di ogni cosa, però, voglio esprimere la mia stima e il mio profondo ringraziamento alla stragrande maggioranza dei barlettani, perché sono rimasti a casa a seguire la traslazione della Madonna in tv, con grande senso di responsabilità e spirito di sacrificio. Quanti si sono precipitati per strada sono responsabili delle loro azioni, nessuno li ha invitati, incoraggiati o autorizzati a farlo. Sono stati degli incoscienti e nessuna devozione giustifica il loro comportamento. Continuo, pertanto, a chiedere l’aiuto e la collaborazione di tutti, vi esorto a mettere da parte le divisioni, i facili giudizi e ad andare avanti cercando di proteggere la nostra città, come abbiamo fatto finora”.
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