Siena, la Fondazione TLS al lavoro per sviluppare vaccini Anti-Covid

Tra i principali progetti figura il progetto MabCo19, cioè la risposta alla pandemia di coronavirus attraverso gli anticorpi monoclonali umani.

La Fondazione Toscana Life Sciences di Siena, visitata la scorsa settimana dal ministro della Salute, Roberto Speranza, e dal governatore Enrico Rossi, è un ente no-profit che opera dal 2005 nel panorama regionale con l’obiettivo di supportare le attività di ricerca nel campo delle scienze della vita e, in particolare, di sostenere lo sviluppo di progetti che vanno dalla ricerca di base all’applicazione industriale. Per raggiungere tali obiettivi, ha creato il bioincubatore, all’interno del quale sono coinvolte oggi 47 realtà, tra cui molte startup e gruppi di ricerca di origine universitaria, per le quali mette a disposizione spazi, piattaforme tecnologiche e servizi, offrendo il proprio supporto in ambito industriale, scientifico e di business development.

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All’interno di TLS operano più di 400 addetti, dato in crescita, che registra un 36% del personale impegnato in attività di ricerca e sviluppo. Tra gli addetti, l’81% presenta almeno una laurea. Dal 2007 ad oggi la Fondazione ha attratto e generato risorse per oltre 211 milioni di euro.

Tra i principali progetti a cui il team di ricercatori e scienziati stanno lavorando c’è il progetto MabCo19, cioè la risposta alla pandemia di coronavirus attraverso gli anticorpi monoclonali umani. Infatti tra gli asset di rilievo del centro figurano il Polo senese della vaccinologia e il Presidio nazionale per la sicurezza antipandemica.

Il progetto MabCo19 prevede di affiancare a un gruppo di ricercatori dedicato allo sviluppo di anticorpi monoclonali e vaccini, già in essere, un impianto capace di produrre lotti pilota per la prova clinica nell’uomo e un numero sufficiente di dosi per un primo intervento a supporto di eventuali emergenze sanitarie.

Il laboratorio Monoclonal Antibody Discovery (MAD) Lab, situato nel TLS è un gruppo di ricerca diretto da Rino Rappuoli, scienziato di fama internazionale, esperto nello sviluppo di anticorpi monoclonali umani, a partire dal sangue di pazienti convalescenti da malattie infettive, come nel caso del Covid-19

.

Nel marzo scorso il laboratorio ha siglato un accordo strategico di collaborazione con l’Istituto Spallanzani di Roma, centro nazionale di riferimento per le malattie emergenti, e successivamente ha esteso la collaborazione con l’Azienda Ospedaliero Universitaria Senese. All’interno del Polo Tale possono essere svolte sia attività a supporto di esigenze di sanità pubblica sia attività di produzione conto terzi (per aziende e soggetti pubblici che abbiano la necessità di produrre anticorpi e vaccini sperimentali per test sull’uomo).

Il Distretto regionale delle Scienze della vita nasce per volontà della Regione Toscana con l’obiettivo principale di concorrere alla crescita di competitività e attrattività del territorio, agendo da facilitatore di sistema per i vari attori del comparto regionale salute (ricerca, impresa, sistema sanitario, centri per l’innovazione, istituzioni), progettando e sviluppando attività integrate di ricerca e sviluppo attorno a progetti altamente innovativi, mettendo a sistema le imprese e la rete delle eccellenze presenti nel campo della ricerca e del trasferimento tecnologico, supportando le istituzioni nello sviluppo delle politiche di settore.

I dati del Distretto, a fine 2019, comprendono 198 aziende o organismi di ricerca privati affiliati, con oltre 7,5 miliardi di fatturato, oltre 16mila addetti, 32 infrastrutture di ricerca aderenti, 6 centri servizi. L’obiettivo strategico del Distretto è quello di creare un ecosistema regionale delle scienze della vita, fortemente integrato e incentrato sulle partnership pubblico-private e che valorizzi le eccellenze industriali e di ricerca dei singoli territori. Il tutto partendo dalla visione strategica e dagli strumenti operativi implementati dalla Regione Toscana.

Dal 2006 a oggi la Regione Toscana ha sostenuto il Distretto con oltre 35 milioni di euro di contributi. Da parte sua, questo polo della ricerca e delle scienze biomediche ha generato risorse per un totale stimato di oltre 251 milioni di euro.

Redazione Nurse Times

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