I sindacati hanno organizzato un’assemblea di protesta davanti alla residenza sanitaria assistenziale Mezzaluna. Tante le problematiche evidenziate, imputate alla società Cm Service e oggetto di indagine da parte della GdF.
Martedì 3 gennaio si è svolta un’assemblea di protesta organizzata da Cgil e Cisl davanti Rsa Mezzaluna di San Mauro Torinese, gestita dalla società Cm Service e finita nel mirino di un’indagine della guardia di finanza sull’Asl Torino 4. Indagine da cui sono scaturiti anche alcuni blitz dei carabinieri del Nas e riguardante le carenze sanitarie della struttura, denunciate da operatori e parenti degli ospiti.
Tante le problematiche riscontrate: cibo per terra su pavimenti scrostati e con tracce di muffa; panni stesi sulle sedie e sui mancorrenti che portano alle camere mortuarie; carrelli portavivande rotti; lavatrici inesistenti. Senza dimenticare le intimidazioni nei confronti dei lavoratori che “osano” far presenti i disagi. Secondo la Procura di Ivrea, inoltre, l’assegnazione della gestione, avvenuta nel dicembre scorso, sarebbe irregolare, perché la commissione, di cui alcuni dei membri risultano indagati, avrebbe favorito Cm Service a discapito di altri concorrenti.
“Qui dentro si vive una situazione di assoluta precarietà – sottolinea Tiziana Tripodi, rappresentante di Cisl Fp –. La legge prevede che siano espletate tutte le procedure sindacali a garanzia dei lavoratori e delle persone ospiti. Così non è stato. Anzi, sono stati svolti incontri parziali, che non hanno prodotto alcun accordo. La situazione è degenerata al punto che a una nostra delegata è stata consegnata una lettera di trasferimento e le è stato impedito l’ingresso in struttura. Ci sono carenze anche sulla somministrazione dei pasti. Sono freddi, scarsi e contenuti in vassoi che transitano attraverso luoghi potenzialmente contaminati, dalla reception ai reparti”.
Anche Juan Tafur, rappresentante Cgil, attacca: “Ci è stata comunicata la scelta di togliere l’assistenza infermieristica notturna, oltre alla drastica riduzione del personale, operata a suon di licenziamenti. Rispetto alla precedente gestione c’è un peggioramento delle condizioni di lavoro e di offerta per gli ospiti. Siamo qui per chiedere a Cm Service di riconsiderare questo percorso ‘in positivo’ e di riconsiderare scelte che mettono in discussione la qualità del servizio e delle condizioni di lavoro”.
Redazione Nurse Times
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