Salerno, accoltella l’ex amante: infermiere in carcere e sospeso dall’Ordine

L’accusa è di tentato omicidio con l’aggravante della premeditazione. Migliorano le condizioni della donna. Cosimo Cicia (Opi): “Adotteremo ogni ulteriore provvedimento di natura disciplinare proporzionato a un così efferato crimine”.

Opi Salerno ha sospeso Giuseppe Ingenito, infermiere 64enne di Pontecagnano, arrestato nei giorni scorsi per aver accoltellato la sua ex amante. Quest’ultima, rumena di 38 anni, lunedì era arrivata in fin di vita all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona, dove le è stato ricucito il ventricolo destro, tamponando così una forte emorragia.

Migliorano le condizioni della donna, mentre resta in carcere l’aggressore, contro il quale è stata mossa l’accusa di tentato omicidio con l’aggravante della premeditazione. Stando a una prima ricostruzione, l’uomo non avrebbe accettato la fine della relazione e avrebbe contestato all’ex amante una somma pari a 20mila euro.

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Cosimo Cicia

Di seguito il comunicato con cui Cosimo Cicia, presidente di Opi Salerno e componente del Comitato centrale Fnopi, condanna l’accaduto e annuncia ulteriori provvedimenti disciplinari (oltre alla sospensione).

“L’Ordine delle professioni infermieristiche di Salerno non può non manifestare tutta la sua esecrazione per il gesto del proprio iscritto, tanto grave quanto ingiustificabile, e, oltre a quello immediato della sospensione quale atto dovuto, adotterà ogni ulteriore provvedimento di natura disciplinare proporzionato a un così efferato crimine.

Non può esercitare la professione infermieristica chi, lasciandosi preda di sentimenti di gelosia fino a perdere la propria lucidità, viola l’intrinseca natura e le finalità della stessa professione che liberamente ha scelto di svolgere.

È innegabile che il gesto di uno solo possa ledere l’immagine di una intera categoria, tra le professioni sanitarie più vicine ai cittadini nel processo di offerta e di garanzia di salute. Sotto questo aspetto è compito precipuo del presidente dell’Ordine porre in essere tutto quanto nei suoi poteri per tutelarne il decoro e la dignità che mai dovranno, né potranno, essere scalfiti da siffatti, insensati gesti criminali, che offendono prima di ogni cosa l’umanità”.

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