L'Ordine dei medici polesani condanna l'uso improprio dei social media: “È una violazione della privacy. La collega doveva interessare noi”
L’Ordine dei medici polesani condanna l’uso improprio dei social media: “È una violazione della privacy. La collega doveva interessare noi”.
Dall’Ordine dei medici di Rovigo giunge una ferma condanna dell’uso improprio dei social network, strumento di cui una dottoressa si è servita per denunciare un disservizio del 118 (Vedi articolo).
“Ci sono accertamenti in corso e attendo la relazione del direttore sanitario – premette il presidente Francesco Noce –. Nel frattempo posso assicurare che ci sono procedure per le autoambulanze e i medici del 118 sono tenuti a seguire queste linee guida. Quello che condanno è l’uso improprio dei social network e di Facebook, invece di rivolgersi a chi di dovere. Un medico fa molto male a parlare su Facebook, raccontando fatti con violazione della privacy, visto che ha indicato il giorno e l’ora nei quali l’ambulanza era intervenuta”.
Barbara Balanzoni, già protagonista di diversi nostri articoli.La dott.ssa di Crevalcore, specialista in anestesia e rianimazione, ha deciso di lasciare l’Alss 5 Polesana, dove lavorava come medico dell’Urgenza perché “non mi conviene restare in un ospedale tanto esposto a disservizi”. Ha anche scritto via pec all’Azienda, esprimendo il suo dissenso per la scelta di non affidare a un medico un paziente che doveva essere trasportato da un ospedale periferico a Rovigo.
“La dottoressa fa spesso un uso esagerato di Facebook – continua Noce –, mettendo così a repentaglio anche la sicurezza degli operatori. Non è la prima volta che a Rovigo vengono aggrediti dagli utenti mentre stanno svolgendo un soccorso. In questo modo si crea odio. E poi c’è il dovere di interessare l’Ordine dei medici. C’è una carenza di organico che conosciamo bene. Ma proviamo a pensare se, al momento del trasporto contestato dalla dottoressa, ci fosse stata una chiamata urgente e ci fosse stato bisogno di un medico. In quel caso si sarebbe messa a repentaglio una vita”.
Insomma, la denuncia social rischia di ritorcersi contro la dottoressa Balanzoni, che tuttavia, sempre su Facebook, ha pubblicato poco fa un post dai toni distensivi: “Ringrazio il presidente Noce per il chiarimento telefonico”.
Redazione Nurse Times
Fonte: la Voce di Rovigo
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