L'episodio di violenza si è consumato all'ospedale Infermi.
Ancora un episodio di violenza nei confronti di un’infermiera è accaduto in Emilia Romagna. Ma dalla parte del malfattore questa volta non c’è un paziente qualunque. Non si tratta dell’ignorante o del presuntuoso di turno che, in barba a qualsiasi legge, importuna un operatore sanitario intento a svolgere con difficoltà il proprio lavoro. No, stavolta ad alzare le mani sarebbe stato un primario.
Prima le minacce verbali: “Lei non sa chi sono io. Sono un medico molto noto”. Poi un manrovescio. L’aggressione è avvenuta al pronto soccorso dell’ospedale Infermi di Rimini. L’infermiera sarebbe stata colpita al volto dall’uomo, in evidente stato di agitazione psicomotoria a causa della lunga attesa. La colpa della dipendente ospedaliera? Aver cercato di tranquillizzare il medico.
La donna, 40enne, si è immediatamente rivolta all’avvocato Gianluca Brugioni, presentando regolare denuncia contro il medico che, con l’aggressione, le avrebbe procurato lesioni guaribili in 10 giorni. La violenza si sarebbe consumata in un corridoio del dipartimento di Emergenza e Accettazione, di fronte a decine di persone, chiamate a testimoniare contro il presunto primario. Quest’ultimo avrebbe perso le staffe per il comportamento di un suo “collega”, reo di non trovarsi in ambulatorio a visitare i molti pazienti in attesa.
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