Rete IMA in Campania: una strategia fatta col cuore per il cuore

Il sistema permetterà di implementare la diagnosi precoce di infarto acuto del miocardio con sopraslivellamento del tratto ST.

Dal 1° aprile di quest’anno sarà avviata in Campania la Rete IMA per il sistema d’emergenza 118 regionale (con il DC 29 del 15.03.2013 sulla base della deliberazione del Consiglio dei ministri 23.04.2010). Essa prevede l’interazione coordinata di tutti i punti di primo contatto medico (pronto soccorso di ospedali o servizi di occorso territoriale del 118, ai sensi del DC 33 del 2016) con un centro Hub. In particolare, questa strategia è prevista per una gestione ottimale di pazienti che presentano un’IMA STEMI (infarto acuto del miocardio con sopraslivellamento del tratto ST).

La rete si avvale di un sistema di teletrasmissione dell’elettrocardiogramma a una Centrale di Cardiologia (CC) per la refertazione remota, allo scopo di implementare la diagnosi precoce di STEMI. La presa in carico del tracciato da parte di una qualsiasi delle CC inibirà la lavorabilità da parte delle altre e disattiverà l’alert su tutte.

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Nel caso che il Sistema Client della CC di riferimento sia temporaneamente indisponibile a ricevere con successo la richiesta di refertazione, il messaggio di ritorno di esito negativo genererà un processo di reindirizzamento della richiesta di refertazione su tutte le altre Centrali previste, man mano che saranno attivate. Fino a quel momento la chiamata continuerà a essere gestita dalla centrale operativa territoriale (COT). Lo STEMI, di conseguenza, viene gestito in base ai tempi di trasporto. Infatti vi sono dei target temporali come punto di riferimento.

Tempo massimo dal primo contatto all’esecuzione dell’ ECG ≤ 10’
pPCI
Tempo massimo dalla diagnosi ECG al pPCI ≤ 120’
Tempo di esecuzione di pPCI dalla diagnosi ≤ 60’
Tempo di arrivo al Centro Hub dalla diagnosi ≤ 90’
Trombolisi
Tempo massimo di somministrazione del trombolitico dalla diagnosi ≤ 10’
Tempo per la valutazione dell’efficacia della trombolisi 60’- 90’
Tempo per l’angiografia dopo trombolisi efficace 2- 48 h

 

La rete IMA dunque ha come obiettivi:

  1. Ottenere il numero più elevato possibile di riperfusioni coronariche nell’IMA attraverso l’utilizzo di angioplastica coronarica o trombolisi.
  2. Utilizzare il sistema di riperfusione più efficace per il paziente su tutto il territorio regionale.
  3. Assicurare il trattamento interventistico con angioplastica al maggior numero di pazienti, in particolare a quelli con shock cardiogeno e a più alto rischio, e ai pazienti con controindicazioni alla trombolisi.
  4. Ottimizzare i percorsi diagnostico-terapeutici dei pazienti con IMA attraverso una diagnosi precoce e l’utilizzo ottimale dei sistemi di teletrasmissione elettrocardiografica a distanza, in primis da parte del 118.
  5. Migliorare la prognosi dei pazienti con IMA.
  6. Razionalizzare l’impiego delle risorse.

Il modello organizzativo adottato dal Piano è quello di una rete di intervento territoriale imperniato sul Servizio di Emergenza del 118 (e poi la Azienda unica regionale per l’emergenza e urgenza campana – AUREUC), a cui si affianca una rete interospedaliera coordinata di tipo Hub & Spoke. Tale modello garantisce l’equità dell’accesso a tutti i cittadini, indipendentemente dal luogo in cui si manifesti il bisogno di assistenza. Esso si fonda sull’interazione e sulla complementarietà funzionale dei presidi e delle strutture, indipendentemente dalla loro collocazione fisica e amministrativa.

L’applicazione pratica di questa organizzazione, secondo il modello Hub & Spoke presuppone anzitutto l’individuazione delle relazioni e delle gerarchie fra i punti di produzione dei servizi classificati, in funzione della complessità:

  1. spoke (UTIC semplice);
  2. hub di 1° livello (UTIC con emodinamica interventistica);
  3. hub di 2° livello (solo in struttura pubblica presenza di UTIC, emodinamica interventistica e cardiochirurgia, collocato in un DEA di II livello, con annesso servizio di accettazione h24 per le emergenze cardiovascolari nell’ambito della rete).

Bisogna comunque ricordarsi che la Campania presenta un elevato tasso di soggetti con patologie cardiovascolari: circa il 36% per gli uomini e il 45,5% per le donne. Ancora più allarmante è il numero di decessi per questa tipologia di patologie: 9.227 per gli uomini e 11.952 per le donne.

“Curate. Se non potete curare, lenite. Se non potete lenire, confortate.”  (Augusto Murri)

Pasquale Fava

 

Redazione Nurse Times

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