Quando parliamo della salute degli occhi in estate, viene naturale pensare immediatamente al rischio causato dai raggi ultravioletti, in caso non si indossino protezioni adeguate. I raggi solari, però, non sono l’unica insidia.
Ne parliamo con il professor Paolo Vinciguerra, direttore del Centro Oculistico di Humanitas e professore ordinario di Humanitas University.
Oltre ai raggi UV, anche vento e sabbia possono provocare problematiche agli occhi e alla vista. Per esempio, un semplice granellino di sabbia o di polvere che entra nell’occhio può provocare un’infiammazione.
Il primo segno di infiammazione è l’arrossamento della cornea, la membrana trasparente che ricopre iride e pupilla, a cui spesso si accompagnano la sensazione di occhio secco, bruciore e lacrimazione.
L’iperemia congiuntivale è l’arrossamento di uno o entrambi gli occhi, e può essere la conseguenza diretta di una lesione da corpo estraneo provocata da sabbia, polvere, terriccio. A volte siamo noi stessi a trasportare il corpo estraneo negli occhi, magari sfregandoli con le mani sporche o comunque non lavate.
A seguito dell’infiammazione e dell’irritazione, l’occhio risponde dilatando i vasi sanguigni e tende a espellere spontaneamente il corpo estraneo attraverso il film lacrimale.
Tuttavia, il loro passaggio può essere fastidioso, specie se i corpi estranei rimangono intrappolati al di sotto della palpebra superiore, sulla cornea. In questi casi possono lasciare un’abrasione.
La seconda reazione spontanea degli occhi per espellere il corpo estraneo è l’ammiccamento, ovvero il battito delle palpebre, ma che può peggiorare la situazione e lasciare lesioni cornea.
Sottovalutare le manifestazioni iniziali dell’infiammazione può portare a danni e patologie oculari, anche di grave entità.
Per evitare di peggiorare la situazione, in attesa della diagnosi, è molto importante sapere cosa fare:
Spesso il bruciore e l’irritazione tendono a scomparire in poche ore ma, in caso i sintomi persistano, si possono alleviare con colliri a base di acido ialuronico e aminoacidi, che hanno un’azione lubrificante e nutriente della cornea.
Le abrasioni corneali da polvere o sabbia in genere, guariscono da sole in pochi giorni, ma è necessario non indossare, fino alla completa guarigione, le lenti a contatto.
Se il corpo estraneo esce spontaneamente, ma l’occhio continua ad essere arrossato, magari con bruciore, lacrimazione e secrezioni, l’occhio potrebbe avere una congiuntivite batterica. In questo caso occorre rivolgersi all’oculista entro 1-2 giorni per iniziare la terapia adeguata che sarà diversa in base del microrganismo che ha causato l’infezione.
Fonte: Humanitasalute
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