I geriatri della Società italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg) ci indicano le modalità più corrette e sicure per far assumere le pillole più facilmente o per adeguarle alle dosi prescritte per gli anziani. Basta ascoltare gli anziani e analizzare i dati sulla terapia farmacologica:
– 4 anziani su 10 sono soliti variare la struttura dei farmaci, triturandoli o tagliandoli.
– 1 su 3 è divisa male.
– Il 41% li adatta così alle proprie necessità, mentre il 20% li camuffa nei cibi.
– Alterare i farmaci è un’abitudine diffusa soprattutto nelle RSA, in quanto molti pazienti non riescono a deglutire le compresse intere.
Modificare le pillole da assumere è dunque una pratica diffusa, ma anche pericolosa. È stato dimostrato che dividere le pillole dà luogo a due parti diseguali in 1 caso su 3, anche utilizzando il taglia-pillole. La quantità di farmaco così ottenuta si discosta di almeno il 15% da quella prescritta. Se il farmaco ha una finestra terapeutica stretta, ovvero se risulta tossico anche con minime variazioni dalla dose prescritta, il rischio di effetti indesiderati gravi è veramente alto.
Gli anziani risultano più a rischio, in quanto la loro vista spesso difetta e la forza e la destrezza manuale sono ridotte. Quali raccomandazioni, allora, per la loro terapia farmacologica per bocca?
– Le compresse o pillole in generale non vanno spezzate né schiacciate, per evitare di alterare la dose.
– Dividere le pillole comporta sempre dei rischi, anche se c’è una piccola incisione,
Ci sono però modalità alternative più sicure, raccomandate da medici e fisioterapisti:
– Somministrare i farmaci assieme a yogurt, budini o altri cibi di consistenza facile da deglutire.
– Richiedere al medico lo stesso farmaco in altra forma, per esempio in gocce o granulati.
In conclusione, gli anziani devono cercare di ingoiare le compresse tutte intere. In caso di difficoltà, è opportuno chiedere al medico di prescrivere lo stesso farmaco in gocce, sciroppo o granulati. Purtroppo alcuni farmaci non hanno alternative alla forma in pastiglie o capsule. È necessario, quindi, che le case farmaceutiche studino formulazioni in diversa forma e pari efficacia, considerando la percentuale di anziani della nostra società.
Giuseppe Papagni
Infermieri rinunciano al lavoro per colpa dei prezzi esorbitanti degli affitti L'arrivo dei nuovi infermieri…
La procura di Ivrea è alle prese con un caso intricato che ha scosso il…
“Sulla denatalità come emergenza del Paese si sprecano fiumi d’inchiostro, eppure di interventi concreti se…
Il 4 maggio alle ore 16 a Roma, sul Ponte delle Musica, sarà presentata la terza edizione…
Autori: Liberati Nikita, Angelini Gessica, Vainella Giulia, Dentico Domenico & Zatton Margherita. “La Comunicazione è…
In Giappone un team di scienziati ha recentemente annunciato di aver condotto con successo un…
Leave a Comment