Cittadino

Perdite urinarie, prevenirle e gestirle con la riabilitazione del pavimento pelvico

La fisioterapista Chiara Fabbri approfondisce il tema su GVM – Care & Research.

Le perdite di urina, di qualsiasi entità, non sono mai “normali”. Possono comparire nel post-parto, con la menopausa o peggiorare con l’età, ma non bisogna rassegnarsi a pensare che siano una conseguenza inevitabile dell’invecchiamento. Sia che si tratti di incontinenza da urgenza (necessità di urinare non appena si sente lo stimolo) o da sforzo (perdita di urina quando si starnutisce, tossisce o si fa ginnastica), la causa è spesso un’alterata funzionalità del pavimento pelvico. La dottoressa Chiara Fabbri, fisioterapista del Primus Forlì Medical Center, spiega su GVM – Care & Research quali esercizi e trattamenti di riabilitazione del pavimento pelvico aiutano a tenere sotto controllo le perdite urinarie.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


Rinforzo della muscolatura – Per prevenire o imparare a gestire l’incontinenza urinaria, il trattamento di prima linea prevede esercizi mirati (esercizi di Kegel), che rinforzano la muscolatura del pavimento pelvico. Sotto la supervisione della fisioterapista, la paziente prende consapevolezza dei propri muscoli e viene istruita sul modo corretto di contrarli e rilassarli ripetutamente in modo volontario, per migliorarne il tono e la resistenza. In questo modo si rafforza anche lo sfintere uretrale e si riducono le perdite incontrollate di urina. Per una buona riuscita del trattamento è importante che gli esercizi vengano inseriti nelle comuni attività quotidiane.

Trattamenti strumentali – In alcuni casi può essere utile il biofeedback, una procedura strumentale che associa in tempo reale un impulso visivo o sonoro all’attività muscolare e aiuta la paziente ad apprendere la corretta tecnica di contrazione della muscolatura pelvica. Anche la tecnica FES funziona in modo analogo ma si basa sull’elettrostimolazione passiva della muscolatura del pavimento pelvico, che va così a unirsi alla stimolazione attiva esercitata dalla paziente. Una nuova frontiera della riabilitazione del pavimento pelvico è la radiofrequenza, che migliora la qualità dei tessuti che “sostengono” i muscoli del pavimento pelvico.

Terapia comportamentale – Da non dimenticare è la terapia comportamentale, ovvero il ripristino o l’apprendimento, sotto la guida della fisioterapista, di comportamenti in grado di garantire il corretto svuotamento della vescica e il controllo della continenza. Per evitare recidive del problema, è fondamentale la gestione dei movimenti, della forza dell’addome e dei pesi che si utilizzano nella vita quotidiana.

Redazione Nurse Times

Redazione Nurse Times

Leave a Comment
Share
Published by
Redazione Nurse Times

Recent Posts

Asp del Forlivese: avviso pubblico per eventuale conferimento di incarichi a infermieri

L'Asp del Forlivese ha indetto un avviso pubblico per la formazione urgente di un elenco…

16/07/2024

Fials Milano celebra il successo delle sue attività a tutela legale del personale sanitario: i numeri

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Fials Milano. Fials Milano è lieta di annunciare…

16/07/2024

Corso Ecm (18 crediti) Fad gratuito per infermieri: “Il cancro per il cuore: lo scompenso cardiaco”

DreamCom promuove il corso Ecm Fad gratuito "Il cancro per il cuore: lo scompenso cardiaco",…

15/07/2024

Roma: infermiera di 24 anni aggredita sessualmente in ambulanza da paziente 55enne

Roma, 13 luglio 2024 - Un episodio scioccante ha scosso il quartiere di San Lorenzo…

15/07/2024

Servizio mensa e turni di notte, Aou Pisana condannata a risarcire infermieri e oss

Il Tribunale di Pisa ha accolto il ricorso di una trentina tra infermieri e oss…

15/07/2024

Casa di riposo di Montagnana (Padova): selezione per la copertura di 3 posti da oss

La Casa di soggiorno e pensionato della città murata di Montagnana (Padova) ha indetto una…

15/07/2024