NT News

Pensioni in sanità: ipotesi decontribuzione per chi decide di restare al lavoro

Le possibilità vagliate dal nuovo Governo in vista della prossima Legge di Bilancio.

La prossima Legge di Bilancio a cui sta lavorando il Governo Meloni prevederà un probabile ritocco sul tema delle pensioni. Al momento, se non venisse intrapresa alcuna azione, si andrebbe verso il ritorno da gennaio della Legge Fornero, dal momento che nel 2022 termina l’esperienza di Quota 102 (pensionamento garantito con almeno 64 anni d’età e 38 di contribuzione). Ecco perché l’esecutivo sta vagliando le possibili alternative.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


Da quanto emerso, come riporta Il Sole 24 Ore, si sta ragionando su un pacchetto di misure del valore di 1,5-2 miliardi. Sarebbero prolungate Opzione donna e Ape sociale. E ci sarà il nuovo intervento che sostituirà Quota 102, ma non viene scartata nemmeno l’idea di una sua proroga per un altro anno. I sindacati non apprezzano Quota 102, e questa ipotesi non piace nemmeno alla Lega, il partito più battagliero in maggioranza sul tema delle pensioni. Il partito di Salvini punta destinare al pacchetto altri fondi, magari reperiti dal ridimensionamento previsto sul reddito di cittadinanza.

La Lega spinge ad esempio sull’ipotesi di una decontribuzione totale, che rendendo gli stipendi più alti invoglierebbe i lavoratori (soprattutto nel settore pubblico) a non anticipare l’uscita. L’agevolazione scatterebbe solo dai 63 anni in su. E si ragiona su come renderla selettiva, per non gravare troppo sui conti pubblici. Lo schema pensato dal Carroccio riguarderebbe in particolare modo il settore della sanità: la decontribuzione andrebbe a medici, operatori sanitari e lavoratori di specifiche categorie che, pur avendo i requisiti per il pensionamento, decidessero di restare al lavoro

.

Un primo tavolo sul tema si terrà domani, venerdì 4 novembre, quando è in programma un confronto tra il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, e le parti sociali. Per superare Quota 102 la Lega punta a inserire il vincolo dei 41 anni di contribuzione (con 61 anni d’età), che sarebbe il primo passo verso una Quota 41 “secca”. Il costo di questo intervento sarebbe di poco meno di 1 miliardo di euro.

Altra strada è quella di ricorrere a Quota 103 (41 anni di versamenti e 62 anni d’età). Entrambe queste soglie sono state indicate dai sindacati, seppure in alternativa tra loro. Negli ultimi giorni è spuntata anche una variante che prevederebbe il pensionamento anticipato con 63 anni e 40 anni di versamenti. E resterebbe in campo anche l’ipotesi di Quota 102 o 103 con un mix flessibile, partendo da una soglia minima anagrafica predefinita.

Redazione Nurse Times

Fonte: Sky Tg24

Redazione Nurse Times

Leave a Comment
Share
Published by
Redazione Nurse Times

Recent Posts

Asp del Forlivese: avviso pubblico per eventuale conferimento di incarichi a infermieri

L'Asp del Forlivese ha indetto un avviso pubblico per la formazione urgente di un elenco…

16/07/2024

Fials Milano celebra il successo delle sue attività a tutela legale del personale sanitario: i numeri

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Fials Milano. Fials Milano è lieta di annunciare…

16/07/2024

Corso Ecm (18 crediti) Fad gratuito per infermieri: “Il cancro per il cuore: lo scompenso cardiaco”

DreamCom promuove il corso Ecm Fad gratuito "Il cancro per il cuore: lo scompenso cardiaco",…

15/07/2024

Roma: infermiera di 24 anni aggredita sessualmente in ambulanza da paziente 55enne

Roma, 13 luglio 2024 - Un episodio scioccante ha scosso il quartiere di San Lorenzo…

15/07/2024

Servizio mensa e turni di notte, Aou Pisana condannata a risarcire infermieri e oss

Il Tribunale di Pisa ha accolto il ricorso di una trentina tra infermieri e oss…

15/07/2024

Casa di riposo di Montagnana (Padova): selezione per la copertura di 3 posti da oss

La Casa di soggiorno e pensionato della città murata di Montagnana (Padova) ha indetto una…

15/07/2024