NT News

Opi, Sposato: “Ospedale e Pronto soccorso di Cosenza disorganizzati. Si rischia il 10% in più di morte”

Di seguito la nota del presidente dell’Opi Cosenza:

“Adesso basta. Il sistema sanitario è già saltato. Non è più possibile andare avanti in queste condizioni. Pochissimi infermieri ed operatori sanitari, reparti accorpati, graduatoria ormai esaurita senza alcun concorso all’orizzonte. Ed un Pronto soccorso al collasso. Dove sono stati finora i commissari? Dov’è il nuovo? Che fine hanno fatto i Dipartimenti sanitari? Un rischio enorme, anche per i cittadini ed i pazienti. Ed una percentuale di mortalità superiore del 10%”. Lo denuncia in una nota Fausto Sposato, presidente Opi Cosenza, che – per nome e per conto di tutti gli infermieri – si dice “pronto ad azioni eclatanti”.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


Il presidente dell’Ordine degli infermieri è molto diretto e precisa: “Il rapporto, qui, parla di un infermiere ogni 12 pazienti mentre la media europea è di uno a sei. È dunque evidente la mancanza di personale. Chi ha amministrato finora non è stato lungimirante per nulla. Al Pronto soccorso di Cosenza lavora un terzo del personale necessario. La situazione in tutta la provincia non è diversa. La sanità territoriale non riesce a fare filtro ed ai cittadini viene negato il diritto anche ad una semplice risposta”.

Facile, per Sposato, ricordare le forti prese di posizione dei mesi e degli anni addietro. “Bastava seguire i nostri consigli per non arrivare ad una situazione non più risolvibile. L’innalzamento dei contagi rende più critica la quotidianità, mentre il personale non ce la fa più. Il commissario si assuma tutte le responsabilità del caso: ci sono i soldi per procedere a nuove assunzioni con avvisi pubblici? Si proceda. Devono essere pagati straordinari e premi Covid mai percepiti dai colleghi? Si faccia. Siamo stufi di pagare il malfunzionamento del sistema intero”, spiega il presidente.

L’Opi di Cosenza “non ha mai fatto becero populismo ma raccontato – sempre – la realtà. Se, oggi, molti infermieri scappano letteralmente dal posto pubblico, attraverso quota 100, non è una sorpresa per noi. Se si consente di aumentare ancora l’emigrazione sanitaria verso il Nord non è più una notizia”, afferma.

“La sanità che non programma non serve a nulla. Persistono pazienti che hanno altre patologie che non vengono seguiti. E ci sono operatori che hanno diritto alle loro ferie e ad orari di servizio normali. Viviamo invece momenti drammatici che inevitabilmente si ripercuotono sui cittadini”.

“In più – assicura il presidente Opi – la rabbia maggiore è che poi gli operatori sanitari, oltre al carico di lavoro massacrante, ricevono persino minacce dai pazienti per le mancate risposte. L’errore nasce a monte: la fase di commissariamento non ha pagato né paga. Sono state messe a capo dell’intero sistema persone incapaci di gestire così tante problematiche. Noi infermieri siamo i difensori dei pazienti ma la situazione orma è sfuggita di mano. È tempo di cambiare e dare risposte. Ci hanno definito eroi ed ora siamo diventati carne da macello e come merce di scambio per coprire questa o quella emergenza. Sul tavolo sono pronte le nostre idee ma – conclude- se nessuno continua a non ascoltarci ed al timone si continua a perseverare con persone sbagliate non intravediamo nulla di buono. Per tutti”.

Redazione Nurse Times

Redazione Nurse Times

Leave a Comment
Share
Published by
Redazione Nurse Times

Recent Posts

Cadute tra gli anziani, sviluppato strumento per prevedere il rischio

Un team di ricercatori dell’Università Metropolitana di Osaka e dell’Università di Hyogo, in Giappone, hanno…

05/08/2024

Usa, rischio burnout per medici e infermieri dopo la sentenza che limita il diritto all’aborto. Lo studio

Da quando negli Usa la sentenza Dobbs ha messo fine alla protezione costituzionale del diritto all’aborto, consentendo…

05/08/2024

Irccs Istituto Oncologico “Giovanni Paolo II” di Bari: avviso pubblico per 32 posti vacanti da infermiere ed eventuali sostituzioni

L'Irccs Istituto Oncologico "Giovanni Paolo II" di Bari ha indetto un avviso pubblico, per soli…

05/08/2024

Azienda Sanitaria Zero (Regione Piemonte): avviso pubblico per predisposizione di graduatoria infermieri

L'Azienda Sanitaria Zero (Regione Piemonte) ha indetto avviso pubblico regionale per soli titoli finalizzato alla…

05/08/2024

Nursind Emilia-Romagna: “Infermieri e oss non sono la stessa cosa. Basta col demansionamento”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Nursind Emilia-Romagna. Infermieri e oss non sono la…

05/08/2024

Azienda Sanitaria Zero (Regione Piemonte): concorso per 60 posti da infermiere

L'Azienda Sanitaria Zero (Regione Piemonte) ha indetto un concorso pubblico regionale, per titoli ed esami,…

05/08/2024