L’incontro avrà luogo giovedì 29 marzo nell’aula Mediterraneo dell’AORN “A. Cardarelli” (Napoli). Vogliamo dare risposte alla moltitudine di professionisti sanitari che ogni giorno, dal 23 febbraio, ci stanno chiedendo perché mai si è arrivati a un contratto come quello firmato da Cgil, Cisl, Uil e FSI, in cui, dopo anni di attesa, non si vedono i giusti riconoscimenti economici e normativi.
L’infermiere italiano è un professionista laureato in possesso di professionalità, capacità e competenza. Sembra anacronistico rimarcarlo, e in tutta Europa non servirebbe farlo (tant’è vero che all’estero veniamo riconosciuti e richiesti), ma in Italia, purtroppo, quello di infermiere professionista è un concetto di non facile comprensione. L’ipotesi di contratto firmata ne è la palese evidenza: non un riconoscimento delle professionalità acquisite, non un riconoscimento economico valido, indennità miseramente ferme al 1995, aumento del precariato e molti altri inaccettabili punti.
Il contratto prevede un’iniqua parte economica e un’incomprensibile parte normativa. Abbiamo fin da subito condiviso il dissenso del nostro sindacato e ci siamo sentiti in dovere di fornire giuste motivazioni circa la decisione di non firmare l’ipotesi contrattuale. Ora siamo estremamente felici di poterlo fare, confrontandoci col dottor Antonio De Palma, presidente nazionale Nursing Up, il quale ha seguito in prima persona tutto il percorso contrattuale. Riteniamo sia arrivato il momento di compattarsi quanto più possibile per tutelare la professione. L’incontro del 29 marzo potrà essere un momento stimolante e fruttuoso, da non lasciarsi sfuggire.
La segreteria aziendale – Nursing Up AORN “A. Cardarelli”
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