Nursind sulla riduzione del personale Oss al Sant’Andrea di La Spezia: “L’infermiere non è un tappabuchi”

Il segretario provinciale del sindacato, Assunta Chiocca: “Situazione inaccettabile. Così si mette a rischio la salute dei pazienti. L’Opi intervenga per valutare l’operato dell’Asl 5”.

“È inaccettabile la riduzione del personale Oss nei reparti di Traumatologia, Ostetricia e ginecologia, Chirurgia e medicina d’urgenza, decisa dalla dirigenza dell’Asl 5 all’ospedale Sant’Andrea di La Spezia. Come se non bastasse il già basso rapporto infermieri/pazienti (siamo ormai arrivati a un infermiere per 12 pazienti in Traumatologia), adesso si pensa di far fare a questi infermieri anche il lavoro che fino a oggi svolgeva il personale Oss. Sì, perché è evidente che la riduzione di questa figura porterà un aggravio di lavoro per gli infermieri, sia dal punto di vista assistenziale di base che di compiti non propri della professione infermieristica”. Parola di Assunta Chiocca, segretario provinciale del sindacato Nursind.

La sua denuncia prosegue così: “Ancora una volta si pensa all’infermiere come a una figura che può servire da tappabuchi per la mancanza di altre figure professionali, sminuendone la professionalità e, soprattutto, togliendo tempo a quello che è il mandato professionale dell’infermiere: assistere la persona. Riducendo il personale Oss nei reparti, si riduce anche il tempo che gli infermieri hanno a disposizione per garantire prestazioni di qualità ai cittadini ricoverati, mettendo a serio rischio la loro salute.

Nursind non può accettare la riduzione del personale Oss nei reparti sopra citati e, a tal proposito, non può che chiedere anche l’intervento dell’Ordine delle professioni infermieristiche della Spezia, al fine di valutare l’operato dell’Asl 5 e verificare se nei reparti in cui tale figura verrà ridotta non vi siano gli estremi per denunciare la dirigenza per demansionamento del personale infermieristico.

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Opi La Spezia non può far finta che niente accada quando si riducono le figure di supporto all’assistenza e, in ragione dei propri compiti d’istituto, tesi alla vigilanza e tutela del decoro professionale degli infermieri e del cittadino, deve intervenire. Da parte sua, Nursind chiede all’Azienda l’immediata revoca della nuova e penalizzante riorganizzazione, sollecitando, nel contempo, le urgenti e necessarie decisioni di carattere organizzativo affinché siano garantiti i corretti livelli di assistenza ai cittadini, e che possa essere rispettato il mandato professionale dei professionisti infermieri”.

Redazione Nurse Times

Fonte: www.cittadellaspezia.com

 

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