Noi Siamo il Movimento Nazionale Infermieri. Siamo un’aggregazione spontanea che da voce a oltre 40 mila infermieri d’Italia.
Siamo un Movimento perché è sorto il bisogno di dare un’identità a quanto abbiamo creato tutti insieme, un’identità che fosse al di fuori di sfaccettature partitiche e dai canoni sindacali.
Ne avevamo bisogno in quanto sentivamo l’urgenza di riconoscerci, di darci un nome e presentarci alle istituzioni per raggiungere i nostri obiettivi.
Lo abbiamo chiamato Movimento perché è una mobilitazione, un’azione collettiva che propone un cambiamento dei valori. E’ un’azione che avrà una continuità e che è iniziata con un Flash_Mob e mira al riconoscimento dei nostri diritti.
Per dire noi ci siamo e siamo vivi! Siamo concreti e abbiamo voglia di lottare!
Lo abbiamo chiamato Nazionale perché ha connesso l’Italia intera! Da nord a sud. Mai prima d’ora era successo.
Lo abbiamo chiamato Infermieri perché è nostro, concepito e formato da soli infermieri. Da Infermieri che sono sul campo tutti i giorni e che sanno cosa significa lavorare in determinate condizioni.
Appartiene a noi, categoria unica e imprescindibile. Spina dorsale del Sistema Sanitario Nazionale.
Oggi, Per la prima volta, gli Infermieri italiani sono uniti e compatti senza colori, loghi o sigle di appartenenza ma con una sola voce, quella di un Movimento Nazionale, e con l’unica bandiera che ci rappresenta… La NOSTRA DIGNITÀ PROFESSIONALE!
Non vogliamo più applausi dai balconi, non vogliamo essere chiamati eroi, non vogliamo le medaglie a Cavalieri d’Italia.
Vogliamo essere riconosciuti per ciò che siamo sempre stati. Scendiamo in piazza per i nostri diritti.
Siamo Infermiere ed Infermieri di Pronto Soccorso, di ambulanza, di terapie intensiva, di reparto , ambulatorio, siamo nelle Rsa, nelle cliniche riabilitative, ovunque c’è necessità di noi, noi infermieri siamo la spina dorsale del sistema sanitario nazionale
Siamo laureati, specializzati. Siamo tra le professioni sanitarie insieme a quella medica che maggiormente si aggiorna e studia, che conquista una laurea con sacrificio e merito come tante altre professioni autonome. E continua il proprio percorso di studi.
Abbiamo un Ordine a cui far riferimento, obblighi, responsabilità che con la legge Gelli si sono inasprite anche dal punto di vista giuridico.
Sono trascorsi 3 mesi dal 22 febbraio, in questa fase post-Covid siamo tornati ad essere nuovamente delle comparse. Sono ricominciate le aggressioni verbali e fisiche nei pronto soccorsi, sulle ambulanze e nei reparti.
E’ stata calpestata la dignità dei lavoratori, la dignità degli infermieri. La nostra dignità.
E’ mancato il riconoscimento economico agli operatori sanitari ma ancor di più è mancato e manca un pensiero riformatore per l’ammodernamento culturale di un sistema immobile da decenni. Siamo disillusi e traditi. Noi ci siamo e lo abbiamo dimostrato adesso vogliamo i fatti!
Chiediamo con voce forte ed unanime una profonda RIFORMA. Una riforma che preveda:
Nell’ultima “Riforma Pensioni” ci hanno estromesso dall’essere considerati “lavoro usurante” imponendo un limite irraggiungibile per noi.
Ma ne discuteremo nei giusti termini perchè vogliamo elevare la nostra professione e farla diventare il più intellettuale possibile anche agli occhi dell’opinione pubblica.
Basta al demansionamento. Basta all’infermiere tuttofare.
Ed infine, ma non per importanza:
Per tutto questo noi siamo pronti a dialogare.
Questo è il riconoscimento che vogliamo, per il lavoro svolto durante la pandemia e per quello che svolgiamo quotidianamente.
Ad oggi siamo circa 40 mila infermieri concordi per unico grande e doveroso obiettivo. Mai come ora siamo compatti.
Molti di noi sono a lavoro, impossibilitati a partecipare oggi. Ma sono qui con lo spirito. Siamo tutti uniti per la nostra dignità professionale!
E in questa ripartenza vogliamo e dobbiamo esserci anche noi!
Chiediamo pertanto al Governo di ascoltarci, di dar seguito alle parole con i fatti, di seguire la linea di coerenza che finora lo ha contraddistinto, di non tradire nuovamente la sanità italiana, i cittadini italiani e gli infermieri.
La motivazione negli operatori sanitari è fondamentale per questo lavoro ed è fondamentale per i tutti i cittadini che usufruiscono del SSN.
Dunque la nostra protesta e una protesta del Paese. Dell Italia intera!
Abbiamo ottenuto gli elogi dall’Europa per come abbiamo affrontato la pandemia.
Chiediamo ufficialmente e con urgenza di essere convocati ai tavoli ministeriali, chiediamo un’audizione alla XII Commissione Permanente di Camera (Affari Sociali) e alla XII Commisione Permanente del Senato (Igiene e Sanità) per esporre le nostre istanze ed esporre le nostre proposte.
Inoltre, chiediamo ai Presidenti della Commmisioni di ascoltarci.
Chiediamo al Presidente del Consiglio di ascoltarci.
Basta eroi – Basta applausi – basta medaglie vogliamo i nostri diritti – vogliamo una riforma del contratto.
Ci attendiamo vivamente che questa nostra richiesta venga accolta in rispetto della professione infermieristica.
MOVIMENTO NAZIONALE INFERMIERI
DIEGO ROVITI
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