Nicotina in gravidanza: pericolo per l’udito del neonato

I danni del fumo di sigaretta sono oramai ben noti a tutte le persone. Tutti sappiamo come il fumo sia molto dannoso negli adulti, ma in special modo durante il delicato e particolare periodo della gravidanza.

Un team di scienziati tedeschi attraverso questa ricerca ha cercato di scoprire i meccanismi che comportano il fatto che una esposizione cronica di nicotina durante lo sviluppo perinatale, porti a dei deficit nei processi uditivi, inclusi il ritardo nello sviluppo del parlato e difficoltà nell’apprendimento.

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La ricerca interessa il tronco encefalico, quella porzione del cervello posteriore, che collega l’encefalo con il midollo spinale, vari nervi che passano e portano informazioni dalla periferia verso il cervello e viceversa. In particolare lo studio si concentra nel lemnisco laterale, una fibra assonale che porta le informazioni del suono dai nuclei cocleari (tutte le informazioni acustiche entrano nel cervello attraverso i nuclei cocleari) e ai nuclei del tronco encefalico. Questo assone può essere diviso in varie parti, quella interessata dallo studio è la VNLL cioè nucleo ventrale del lemnisco laterale, la sua funzione è quella di codificare il suono udito, cioè tradurre il suono percepito in qualcosa che poi il cervello riuscirà ad elaborare.

Prima di capire perché proprio questa porzione sia importante nello studio, facciamo un accenno ai recettori nicotinici acetilcolinici (nAChRs), che sono cosi chiamati, per la loro capacità di legare la nicotina, in particolare i sottotipi α9 e α10 , sono importanti perché promuovono la maturazione e la stabilizzazione sinaptica durante il primo sviluppo. Altro sottotipo rilevante è α7 espresso lungo tutta la via auditiva ascendente, ruolo molto importante nella maturazione dei circuiti neurali durante il primo sviluppo cerebrale.

Quindi la via cellulare di trasmissione del segnale è questa: cellule polipoidi (nel nucleo cocleare) da cui origina il potenziale d’azione, scaricano questo potenziale attraverso un input a singolo picco (input a forma di calice) con rilascio di glutammato verso le cellule globulari

 che sono quelle più abbondanti nel nucleo ventrale del lemnisco laterale (VNLL).

Questi recettori nAChRs presenti nel VNLL hanno come ruolo quello di inibire ritmicamente i neuroni presenti nel tronco encefalico (zona uditiva), in più sembrano avere una importanza nell’analisi del campione del suono, inclusa anche la percezione del parlato.

Lo studio ha lo scopo di esplorare l’effetto della nicotina nella maturazione sinaptica di questo segnale caliciforme verso le cellule globulari, questi neuroni importanti per lo sviluppo, esprimono molti recettori nicotinici acetilcolinici che hanno la funzione di regolare la maturazione delle sinapsi che trasmettono gli impulsi. Ci si è chiesto quindi se la nicotina fosse in grado di andare a modificare questi recettori e questi segnali.

La ricerca ha mostrato come l’esposizione alla nicotina in periodo perinatale vada a diminuire del 50% l’eccitazione simpatica nei neuroni del VNLL. Questo fatto indica sia un deterioramento dell’efficacia e del timing del potenziale d’azione, ciò quindi suggerisce una riduzione della trasmissione di informazioni durante il processo del suono.

Un’altra cosa che è stata evidenziata è che la nicotina mantiene elevati i livelli di recettori nicotinici acetilcolinici α7, nel gruppo di controllo si è visto il livello di questi recettori diminuisce progressivamente durante il periodo post-parto, questi recettori sono molto importanti per la formazione ed i cambiamenti plastici neurali. Il perché di questo ruolo è dovuto al fatto che essi sono molto permeabili al calcio, quindi mantenere elevati i livelli di questi recettori, per un periodo più lungo rispetto al gruppo di controllo, porta inevitabilmente un maggiore e differente cambiamento nella mappa mentale, questo potrebbe spiegare la diminuzione della trasmissione nella segnalazione.

In più abbiamo anche una diminuzione di picchi del segnale, una carenza di questi picchi porta ad uno stato di depressione della segnalazione cronica nella via uditiva del tronco encefalico, questi picchi sono importanti per il processamento del suono, che include quindi anche la capacità di comprendere il parlato.

Questo studio è riuscito a dimostrare quale profondo effetto abbia la nicotina durante il periodo perinatale, sullo sviluppo dei circuiti neurali nel tronco encefalico, in special modo nella zona interessata all’udito, area che comprende anche la comprensione del parlato, quindi la capacità dello sviluppo di esso e di conseguenza difficoltà nell’apprendimento.

CALABRESE Michele

Fonte: www.lamedicinainunoscatto.it

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Michele Calabrese

Infermiere Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, docente a corsi di formazione rivolti a personale sanitario e laico, in regime residenziale e non. Responsabile Scientifico, Moderatore e/o Relatore ad eventi, seminari e congressi. Infermiere presso UOC Angiografia e Radiologia Interventistica P.O. "L. Bonomo" Andria (BT); già Infermiere MeCAU (Medicina e Chirurgia Emergenza ed Urgenza/Accettazione) ed Emergenza Territoriale P.T.S. 118 "Basilicata Soccorso", postazione INDIA 28.Consigliere Ordine Professioni Infermieristiche BAT (OPI BAT) e già Revisore dei Conti medesimo Ente; componente di Commissioni esterne Ordine delle Professioni Infermieristiche Barletta-Andria-Trani (O.P.I. BAT). Responsabile Commissione Formazione OPI BT. Presidente Società Scientifica della Associazione Provinciale C.N.A.I. BAT (Consociazione Nazionale Associazioni Infermiere/i della BAT). Formatore O.S.S. ai sensi del DLgsR Puglia. Docente a contratto. Istruttore American Heart Association (Training Center ID ZZ21169) per personale Sanitario e laico in corsi BLS (D), manovre disostruttive adulto, bambino, lattante

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