NeXT. Addestramento di personale laico non vedente alle manovre di Basic Life Support

Grande successo per il progetto editoriale denominato NExT (Nurse EXperimental Thesis) targato Nurse Times

Grande successo per il progetto editoriale denominato NExT (Nurse EXperimental Thesis) targato Nurse Times

Giunge all’indirizzo mail della nostra redazione (redazione@nursetimes.org) il lavoro di tesi di laurea in infermieristica del dott. Vito Carnicelli, dal titolo A.D.O. TRAPIANTO E DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI. ADDESTRAMENTO DI PERSONALE LAICO NON VEDENTE ALLE MANOVRE DI BASIC LIFE SUPPORT”, laureatosi presso l’Università degli Studi di Foggia nell’a.a. 2016-2017.


INTRODUZIONE

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Il progetto nasce dalla volontà di rendere quanto più accessibili a tutti le informazioni a riguardo del saper riconoscere e trattare un arresto cardiaco.

L’obiettivo cardine è, però, coinvolgere nella sperimentazione e nel corso teorico-pratico di supporto alle funzioni vitali (BLS) esclusivamente personale laico non vedente, per dimostrare che in una situazione di emergenza, come può essere l’arresto cardiaco, anche una persona con disabilità visiva, se adeguatamente formata, può essere di grande aiuto e contribuire a salvare una vita.

Questa iniziativa nasce dalla collaborazione dell’Uici (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Barletta e  con alcuni istruttori di Basic Life Support and Defibrillation certificati Italian Resuscitation Council della U.O. di Rianimazione del presidio ospedaliero di Barletta  (Dipartimento di Emergenza) e Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Foggia.

Lo studio condotto è di tipo quantitativo e qualitativo, l’aspetto quantitativo è stato studiato mediante l’utilizzo del questionario mentre l’aspetto qualitativo è stato analizzato mediante osservazione partecipata e interazione diretta con il campione preso in esame.

MATERIALI E METODI

La popolazione campione, scelta secondo campionamento di convenienza è composta di 15 esecutori ipo e non vedenti; in particolare 14 dei quali non vedenti e 1 ipovedente.

Per garantire un opportuno apprendimento delle manovre di Basic Life Support, la sperimentazione si è scandita in diversi incontri frontali teorici con il campione, nella fattispecie in due incontri mensili. L’aspetto teorico è stato espletato in due trimestri:

  1.  Un trimestre, della durata all’incirca 360 minuti in totale, attraverso lezioni teoriche frontali.
  2. Il secondo trimestre della sperimentazione, anche quest’ultimo durato 360 minuti complessivi, con 2 incontri mensili, durante il quale si è proceduto all’apprendimento delle manovre BLS con incontri pratici, mediante l’utilizzo di manichini didattici a mezzo busto, adatti per l’addestramento alle manovre di BLS.

Nell’ambito della valutazione formativa degli obiettivi di apprendimento del corso, ai partecipanti è stato somministrato un questionario pre-corso che andasse a valutare le aree: cognitiva – emotiva, motivazionale, teorico-pratica, mentre alla fine del corso è stato somministrato un altro questionario di gradimento dello stesso.

RISULTATI

PRE- CORSO

  1. l campione sostiene che possedere tale certificazione non sia assolutamente importante, questo deriva dalla non conoscenza in materia di rianimazione cardiopolmonare. Infatti la valutazione del 100% del campione risulta essere “1”.

POST-CORSO

  1. I risultati emersi dopo la somministrazione del secondo questionario, post-corso, evidenziano che il 20% del campione ha valutato con 8 l’utilità di possedere una certificazione BLS, il 33,3% ha valutato con 9 mentre il restante 46,66% ha valutato con 10.
  2. Il 100% del campione è convinto che non vi siano impedimenti nel conseguimento della certificazione di BLS a causa della condizione patologica, quale nel caso specifico risulta essere la cecità.

CONCLUSIONI

Dai risultati raggiunti, pertanto, è possibile dimostrare che la popolazione non vedente non presenta alcuna limitazione nell’apprendimento e nell’esecuzione di manovre di BLS dopo opportuno addestramento.

Il campione in questione risulta essere particolarmente motivato ad apprendere tali conoscenze che, molto spesso, vengono precluse alla popolazione con diversabilità. Tutti i singoli partecipanti allo studio hanno raggiunto gli obiettivi minimi e indispensabili per la corretta pratica delle manovre di BLS, questo a prescindere dal tipo di titolo di studio in possesso, dall’età e dalla variabile che si riferisce al momento dell’insorgenza della condizione di cecità nella loro vita.

In fase conclusiva lo studio ha dimostrato che l’educazione degli ipo e non vedenti alle manovre di BLS ha sortito effetti positivi.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

  1. European Resuscitation Council Guidelines for Resuscitation, 2015.
  2. Italian Resuscitation Council Guidlines for Resuscitatio,2015.

Dott. Carnicelli Vito

Allegato

Tesi: NeXT. Addestramento di personale laico non vedente alle manovre di Basic Life Support

Marianna Di Benedetto

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