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Napoli, Nursing Up: “Grave carenza di ostetriche al San Giovanni Bosco”

Di seguito la lettera inviata ai vertici dell’Asl Napoli 1 Centro e dell’ospedale San Giovanni Bosco da Luigi Diomaiuto, coordinatore aziendale di Nursing Up Napoli e Rsu.

Le colleghe ostetriche, incontrate personalmente, lamentano una situazione lavorativa insostenibile, che le preoccupa fortemente e che, di conseguenza, impensierisce anche la scrivente organizzazione sindacale. Le ostetriche in forza al reparto di Ostetricia e ginecologia del P.O. San Giovanni Bosco, a causa della carenza del suddetto profilo, hanno evidenziato situazioni in cui, per ragioni di urgenza, sono costrette a lavorare da sole, in una situazione che rappresenta un grave pericolo, che deve essere scongiurato.

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Le ostetriche sono fortemente preoccupate non solo al fine di non abbassare gli standard, ma nell’interesse della sicurezza delle puerpere e delle stesse ostetriche. La scrivente O.S. ci tiene a precisare, così come prevede la legge, che il turno di lavoro, in straordinario, anche se trascritto su un planning dei turni, non costituisce ordine di servizio! È noto che non è possibile pianificare il lavoro ordinario, programmando ore di straordinario. Insomma, se da un lato la coperta è davvero corta, è impensabile chiedere ancora un ulteriore sforzo al personale ostetrico, in quanto sono “limoni” già spremuti. Esistono sentenze della Corte Costituzionale che sanciscono il diritto del dipendente a poter organizzare e programmare la propria vita privata.

Si chiede, tra l’altro, dal momento che una necessità aziendale, la siffatta modalità, potrebbe un domani far pensare che le colleghe si stanno trattenendo in servizio perché vogliose di lavoro straordinario. Giungono notizie di nuovi arrivi di personale CPS ostetriche al P.O. Ospedale del Mare e al P.O. San Paolo, nonostante si continui a ignorare il continuo aumento dei parti nel P.O. San Giovanni Bosco, e le continue richieste della coordinatrice ostetrica, dott.ssa M. Sabatino

, di implementazione del personale, che ha più volte rilevato le carenze.

Forse era auspicabile, una revisione degli standard, da parte della direzione strategica, della necessità del recupero psicofisico di personale già fortemente provato? Il contesto è completamente sulle spalle delle ostetriche. Ci si aspetta soluzioni concrete e lo scorrimento delle graduatorie attive nel più breve tempo possibile, da parte delle direzioni in indirizzo, al pari dell’impegno che viene chiesto QUOTIDIANAMENTE alle colleghe ostetriche, per garantire gli standard minimi di assistenza. La presente, RIVESTE IL CARATTERE DELL’URGENZA e si attende riscontro immediato.

Redazione Nurse Times

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