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Martina Benedetti: “Mancano gli infermieri. Non saremo pronti in caso di nuova pandemia”

Intervenuta a Porta a Porta, Martina Benedetti, infermiera simbolo della lotta al Covid, ha parlato della cronica carenza di personale e dell’importanza di una formazione specialistica.

“A oggi non sono ottimista, perché quotidianamente, nella mia realtà, vivo la carenza di organico, per esempio. Vivo una realtà che mi porta a dire che probabilmente non saremo pronti ad affrontare una nuova pandemia. Lo saremo a livello clinico, farmacologico, di protocolli, procedure, linee guida, ma serve una persona formata che metta in atto questi strumenti”. Così Martina Benedetti, intervenuta a Porta a Porta, su Rai 1.

E proprio sul tema della formazione l’infermiera, diventata simbolo della lotta al Covid dopo aver pubblicato su Instagram una sua foto col volto segnato dalla mascherina, ha voluto porre l’accento: “Non dimentichiamoci della formazione. Studi clinici dimostrano che per esempio la riuscita di una Cpap, metodica di ventilazione non invasiva, è correlata all’esperienza dell’operatore. Se non si prende atto di questi elementi, non si va da nessuna parte”.

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Quindi Martina Benedetti è tornata sul problema della carenza di personale: “Avremo una carenza futura di 70mila infermieri e andremo incontro a un invecchiamento della popolazione. Questo, sinceramente, mi fa paura”.

Il conduttore Bruno Vespa ha quindi chiesto Orazio Schillaci, collegato da remoto, di tranquillizzare Martina Benedetti. “La carenza di infermieri è un problema non solo italiano, ma di molti Paesi europei – ha detto il ministro della Salute -. Credo che si debbano cercare rapidamente nuovi programmi formativi, magari pù brevi. Ed è necessario rendere nuovamente attrattiva la professione, far sì che i giovani si riavvicinino alle professioni sanitarie. Questa è la vera sfida”.

E proprio riallacciandosi alle parole del ministro, Martina Benedetti ha lanciato un sondaggio sui suoi profili social: “Si può parlare, contemporaneamente, di avanzamento delle competenze specialistiche e programmi formativi più brevi? Sondaggio tra gli infermieri italiani: cosa ne pensate?”.

Redazione Nurse Times

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