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Lo spermiogramma: quando fare l’esame, preparazione, parametri da valutare

Lo spermiogramma è il primo esame a cui gli uomini possono sottoporsi per verificare la propria salute riproduttiva. È un esame diagnostico che mira ad analizzare il liquido seminale per valutare la qualità degli spermatozoi, il loro numero, la loro forma e motilità.

Sebbene il più delle volte gli uomini ricorrano a questo esame solo a fronte di problemi di fertilità nella coppia, e quindi quando stanno cercando di avere figli, già in età adulta, lo spermiogramma dovrebbe essere considerato un esame di routine per valutare e preservare non solo la fertilità, ma la salute in generale.

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La preparazione

Affinché lo spermiogramma dia risultati affidabili è necessario seguire una corretta preparazione, che consiste in: 

  • astinenza sessuale prima dell’esame per 2-5 giorni;
  • sospensione di eventuali terapie farmacologiche (antibiotici e antinfiammatori) per un tempo congruo prima della raccolta;
  • raccolta del campione in contenitore sterile, senza alcuna perdita di materiale (la gran parte degli spermatozoi è infatti emessa nella prima parte dell’eiaculato); 
  • consegna materiale subito dopo la raccolta, entro 1 ora (accertandosi che non abbia subito sbalzi di temperatura).

Proprio perché il liquido seminale è molto sensibile a diversi fattori esterni, se dovessero comparire delle anomalie è indicato ripetere l’esame più di una volta.

Lo spermiogramma è in grado di rilevare la presenza di sostanze o cellule che potrebbero compromettere la fertilità dell’individuo: febbre, alcuni farmaci, droghe come ad esempio i cannabinoidi, alcol, malattie a trasmissione sessuale anche se guarite, infezioni virali o batteriche, e altri fattori che possono lasciare traccia nel liquido seminale e ne influenzano le caratteristiche per il tempo di maturazione completa di uno spermatozoo, ovvero anche per tre mesi.

Proprio per questo motivo è importante attenersi scrupolosamente alle norme e alle indicazioni di raccolta del campione fornite al momento della prenotazione dell’esame.

I parametri da valutare

Una volta prelevato il campione, in laboratorio verranno analizzate diverse componenti e caratteristiche del liquido seminale, con l’obiettivo di dare un quadro generale sulla fertilità e sulla salute maschile in generale. L’analisi iniziale è di tipo macroscopico, in cui vengono presi in considerazione parametri come:

  •  il volume: il livello normale è tra gli 1,5 e i 5 ml; in caso di valori più bassi o più alti si parla di ipoposia e iperposia);
  •  il colore;
  •  la fluidificazione;
  • la viscosità

Un’analisi di tipo microscopico permette invece di avere informazioni più dettagliate sulla componente cellulare, ossia sulle singole caratteristiche dello sperma:

  • concentrazione degli spermatozoi (densità o conta spermatica): un livello normale è considerato superiore a 15 milioni di spermatozoi per ml. In caso di valori più bassi si parla di oligospermia o, in assenza totale di spermatozoi, di azoospermia;
  • mobilità degli spermatozoi: almeno il 32% dovrebbe avere una normale mobilità, se questo non accade si parla di astenospermia;
  • morfologia degli spermatozoi: si definisce teratozoospermia la presenza di una percentuale superiore al 96% di spermatozoi di forma anomala.

Quando fare lo spermiogramma

Come abbiamo detto, generalmente gli uomini decidono di effettuare uno spermiogramma solo in concomitanza con l’insorgenza di disturbi all’apparato uro-genitale o a fronte di problemi di fertilità di coppia

Redazione NurseTimes

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