C’è un quadro appeso sulla parete di questa camera di degenza

Che cos’è dunque l’arte che non sia solo la bellezza estetica di un’opera ma piuttosto l’espressione profonda di un bene esistenziale?

San Francesco ci ricorda che chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Mentre chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Ma chi lavora con le sue mani, la sua testa e il suo cuore è un artista.

Curare è anche una politica che può essere fatta con un rigore di cui la dolcezza è il rivestimento essenziale.

Un’attenzione squisita alla vita che si sveglia e si sorveglia.

Una precisione costante, una sorta di eleganza negli atti, una potenza e una leggerezza è una sorta di opera d’arte di poema che la sollecitudine intelligente compone.

Ma curare oggi è anche impegno, partecipazione, formazione.

La bellezza del prendersi cura dell’altro non si vende; ma solo con scienza e coscienza diventa opera compiuta!

E se un magnifico quadro può spegnersi ed impallidire nelle stanze dove appeso può perdere il suo valore, la cura diventa per l’infermiere argilla da plasmare come un capolavoro di umanità.

Panda Laura Binello

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