La Croce Rossa tra passato e presente

Riceviamo e pubblichiamo un elaborato a cura di Cosimo Della Pietà, professore a contratto CdL Infermieristica (Università di Bari), e della studentessa Lucia Caputo

Riceviamo e pubblichiamo un elaborato a cura di Cosimo Della Pietà, professore a contratto CdL Infermieristica (Università di Bari), e della studentessa Lucia Caputo


Il presente elaborato propone una panoramica generale sul Movimento Internazionale di Croce Rossa, partendo dalle sue origini, illustrando la nascita e ciò che questa associazione rappresentava in passato, fino ad arrivare a ciò che rappresenta ai giorni nostri.

Il movimento, insieme ai suoi principi, è strettamente legato all’attività di volontariato che, così come da definizione, costituisce una prestazione volontaria e gratuita della propria opera, e dei mezzi di cui si dispone, a favore di categorie di persone che hanno gravi necessità e assoluto e urgente bisogno di aiuto e di assistenza, esplicata per far fronte a emergenze occasionali oppure come servizio continuo.

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Partendo da questa definizione, nel corso di questo lavoro, dopo aver delineato i capisaldi del movimento, sarà enfatizzato l’aspetto umano che ha gettato le basi per la nascita e la diffusione di questa associazione.

Analizzando la struttura dell’elaborato, nel capitolo 1 verrà approfondita la storia dell’associazione analizzandone i meccanismi che in passato ne garantirono la nascita ed il diffondersi.

Nel capitolo 2 verranno dettagliati i sette Principi Fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa, mentre nel capitolo 3 verrà mostrata l’importanza e l’identità della Croce Rossa ai giorni nostri.

  1. Le origini del Movimento Internazionale di Croce Rossa

Il 24 giugno 1859, 2° guerra di indipendenza italiana, una delle battaglie più sanguinose del 1800 si consumò sulle colline a sud del Lago di Garda, a San Martino e Solferino.

Lì si trovava un ricco banchiere svizzero, Jean Henry Dunant, che rimase colpito dalla scarsità dei soccorsi prestati ai feriti e alle vittime della guerra. Impotente di fronte a queste scene di dolore e di disperazione, Dunant cerca invano medici, chirurghi e infermieri che possano alleviare le sofferenze di tanti uomini. Dunant stesso si improvvisa infermiere, raduna uomini e donne, procura acqua, brodo, biancheria e bende, ritorna sui campi di battaglia per raccogliere il maggior numero di feriti. Nonostante tutto è ben consapevole dell’insufficienza dei soccorsi in rapporto alle necessità. Moltissimi feriti vengono trasportati nella città vicina di Castiglione delle Stiviere dove chiese, scuole e case private sono messe a loro disposizione come ospedali temporanei e ricevono le cure possibili dalle donne del posto. Dunant scrisse un libro, che tradusse in numerose lingue, Un Souvenir da Solferino, nel quale racconta della triste esperienza.

Queste le parole riportate da H. Dunant nel suo libro:

“…nell’Ospedale e nelle Chiese di Castiglione sono stati depositati, fianco a fianco, uomini di ogni nazione. Francesi, Austriaci, Tedeschi e Slavi, provvisoriamente confusi nel fondo delle cappelle, non hanno la forza di muoversi nello stretto spazio che occupano. Giuramenti, bestemmie che nessuna espressione può rendere. Risuonano sotto le volte dei santuari. Mi diceva qualcuno di questi infelici: “Ci abbandonano, ci lasciano morire miseramente, eppure noi ci siamo battuti bene!”. Malgrado le fatiche che hanno sopportato malgrado le notti insonni, essi non riposano e, nella loro sventura implorano il soccorso dei medici e si rotolano disperati nelle convulsioni chetermineranno con il tetano e la morte…” [1]

Da questo orribile spettacolo nacque in H. Dunant e altri quattro cittadini l’idea di creare una squadra di infermieri volontari preparati la cui opera potesse dare un apporto fondamentale alla sanità militare: la Croce Rossa Internazionale, società di volontari che si occupano, in tempo di guerra, di feriti senza distinzione di nazionalità. Dal Convegno di Ginevra del 1863 (26-29 ottobre) nacquero le società nazionali di Croce Rossa, il 22 agosto del 1864 anche l’Italia sottoscrive la Convenzione di Ginevra. I suoi principi fondamentali si riconducono alla neutralità territoriale degli ospedali e delle ambulanze, al rispetto dei feriti, alla tutela del personale e della proprietà dei servizi sanitari.

Dunant riceve, nel 1901, il premio Nobel per la pace e, con la generosità che lo ha sempre contraddistinto, devolve tutto il premio alla associazione fondata. Morirà nel 1910.

La Croce Rossa Italiana è stata motore dell’evoluzione professionale di fine Ottocento e inizi Novecento.

Verso la fine del secolo, la donna aristocratica, con i movimenti di emancipazione della donna, si adopera assieme alla componente femminile borghese, entro il ramo femminile della Croce Rossa Italiana. La loro influenza con la componente maschile sociale di cui sono madri, figlie o mogli; il desiderio di trovare una forma di libera espressione del pensiero; sono alcuni tra i tanti fattori che hanno spinto la Croce Rossa Italiana a prendere in mano la situazione assistenziale del paese.

Essa introdurrà la creazione di apposite scuole, gestirà scuole convitto per infermiere, svolgerà azione di consulenza allo Stato sulle problematiche di assistenza infermieristica e promuoverà la nascita dell’associazionismo infermieristico.

  1. Principi fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa

Il movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa Internazionale opera sulla base di sette principi fondamentali, descritti di seguito.

Umanità

Nato dall’intento di portare soccorso senza discriminazioni ai feriti sui campi di battaglia, il Movimento della Croce Rossa in campo internazionale e nazionale, si adopera per prevenire in ogni circostanza le sofferenze degli uomini, per far rispettare la persona umana e proteggerne la vita e la salute.

Imparzialità

Il Movimento non fa alcuna distinzione di nazionalità, razza, religione, classe o opinioni politiche. Si sforza di alleviare le sofferenze delle persone unicamente in base ai loro bisogni, dando la priorità ai casi più urgenti.

Neutralità

Al fine di continuare a godere della fiducia di tutti, il Movimento si astiene dal partecipare alle ostilità di qualsiasi genere e alle controversie di ordine politico, razziale e religioso.

Indipendenza

Il Movimento è indipendente. Le Società Nazionali, quali ausiliari dei servizi umanitari dei loro governi e soggetti alle leggi dei rispettivi Paesi, devono sempre mantenere la loro autonomia in modo che possano essere in grado in ogni momento di agire in conformità con i principi del Movimento.

Volontarietà

Il Movimento è un’istituzione di soccorso volontario non guidato dal desiderio di guadagno.

Unità

Nel territorio nazionale ci può essere una sola associazione di Croce Rossa, aperta a tutti e con estensione della sua azione umanitaria all’intero territorio nazionale.

Universalità

Il Movimento internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in seno al quale tutte le società nazionali hanno uguali diritti e il dovere di aiutarsi reciprocamente, è universale.

Questi principi furono enunciati ufficialmente per la prima volta nella XX Conferenza Internazionale della Croce Rossa svoltasi nel 1965 a Vienna, prendendo spunto da quanto scritto da Jean Pictet nel suo libro del 1962 “La Dottrina della Croce Rossa”.

  1. Il Simbolo

Il simbolo della Croce Rossa più conosciuto, quello che ne ha accompagnato la nascita, è rappresentato da una croce rossa su fondo bianco.

Esso non ha alcun significato religioso, in quanto intende evocare, con i colori al contrario, la grafica della bandiera svizzera, per ricordare che proprio in Svizzera, nel 1864, è stato firmato il primo accordo fra gli Stati: la Prima Convenzione di Ginevra.

Dal 1929 si è ufficializzato l’uso, ormai da tempo in essere, di un secondo emblema, la mezzaluna rossa su fondo bianco. Anche in questo caso non c’è alcun riferimento religioso.Dal 2006, dopo decenni di lavoro, si è giunti all’adozione di un terzo simbolo, che evitasse ulteriori fraintendimenti. È nato così il cristallo rosso su fondo bianco. [4]

  1. Il Movimento Internazionale di Croce Rossa ai giorni nostri

La Croce Rossa Italiana, che conta 300.000 volontari, è presente sul territorio nazionale in duemila località. Questo consente in qualsiasi situazione interventi rapidi e razionali.

Il ruolo dei volontari è importantissimo. Essi sono attivi in tutti i disastri che hanno colpito il Paese negli ultimi decenni e, dal 1982, partecipano a tutte le missioni di pace al fianco delle Forze Armate e della Croce Rossa stessa.

La costante presenza in occasione di conflitti, calamità naturali o emergenze di vario tipo hanno fatto sì che la Croce Rossa sia oggi una delle organizzazioni umanitarie più attive e apprezzate.

La Croce Rossa Italiana è una delle 183 Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa presenti nel mondo e in base alle leggi dello Stato italiano è un ente di diritto pubblico posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Pur avvalendosi di personale dipendente, è un’associazione umanitaria basata sul volontariato. E’ composta da sei componenti volontaristiche: il Corpo Militare, le Infermiere Volontarie, I Volontari del Soccorso, il Comitato Nazionale Femminile, i Pionieri, i Donatori di Sangue.

Il suo cuore organizzativo e gestionale è rappresentato dal Comitato Centrale di Roma, che svolge funzioni di coordinamento su tutto il territorio nazionale e nel quale hanno sede i Dipartimenti e i servizi che curano gli aspetti della vita associativa. Oltre alle attività di donazione e promozione alla donazione, i Donatori di Sangue, come gli altri componenti dei Volontari della Croce Rossa Italiana, partecipano al soccorso in montagna e, tra le attività speciali più recenti figura il salvataggio in acqua, effettuato dagli Operatori Polivalenti di Salvataggio in Acqua (O.P.S.A.) in collaborazione con le Capitanerie di Porto e gli altri enti in numerose località.

La Croce Rossa Italiana dispone poi di una propria Unità Cinofila di Soccorso per la ricerca e il recupero di persone disperse; l’Unità Cinofila è specializzata in particolare nel soccorso in superficie, su macerie, valanghe e in acqua.

Conclusioni

E’ possibile affermare che il Movimento di Croce Rossa nasce, come si può intuire da ciò che è stato affrontato nel corso della relazione, dall’istinto di soccorso e assistenza proprio dell’essere umano e dal bisogno di avere un’organizzazione composta da più persone, nello specifico da volontari, che abbia tutti i mezzi a disposizione per intervenire in tutte quelle situazioni critiche e problematiche che l’uomo, talvolta, è costretto ad affrontare.

I principi che sono stati elencati e dettagliati nel secondo capitolo, costituiscono le caratteristiche fondamentali del movimento e, in modo ben preciso, ne delineano la sua identità.

Infine, nell’ultimo capitolo si è sottolineata l’importanza del movimento di Croce Rossa ai giorni nostri, dettagliando la composizione e l’operato dell’organizzazione, in determinate situazioni.

Attualmente il Movimento di Croce rossa permette ai giovani ragazzi di seguire dei corsi di formazione per prestare assistenza e servizio volontario alla persona e alla collettività.

Si comprende che questo Movimento sia stato formato da persone che con amore e dedizione si dedicano ad aiutare il prossimo.

 

Cosimo Della Pietà e Lucia Caputo

 

Bibliografia e Sitografia

  • Henry Dunant, Un Souvenir Da Solferino, 1862
  • Cantarelli Marisa, Frati Luigi, Manzoni Edoardo, Storia e filosofia dell’assistenza infermieristica, Masson
  • www.cri.it, Storia e principi
  • www.cri.it, Il Simbolo

 

ALLEGATO

Elaborato completo

Redazione Nurse Times

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