La burla natalizia di Anonymous: violati i database della sanità pubblica

La comunità di hacker ha voluto così dimostrare quanto sia facile carpire e diffondere informazioni riservate sui pazienti.

Prima di Natale la comunità di hacker denominata Anonymous Italia ha sferrato un attacco ai database della sanità italiana, pubblicando i risultati della sua operazione di hacking ai siti di Asl e istituti coinvolti nelle politiche sanitarie pubbliche. Dieci i soggetti colpiti. Tra questi figurano anche l’Istituto superiore di sanità (Iss) e l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas).

Scopo dell’operazione: dimostrare quanto sia facile, per eventuali malintenzionati, carpire e diffondere informazioni riservate sui pazienti. Non contenti di aver reso pubblici numerosi account, password e altri dati sensibili, i burloni di Anonymous hanno sostituito il contenuto dei siti violati con un presepe nel quale i personaggi hanno il volto di nuovi e vecchi politici. Di seguito il messaggio che la comunità di hacker ha pubblicato sul proprio blog, spiegando ai seguaci le ragioni del gesto.

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Salve popolo,
nell’occasione delle festività Natalizie noi di Anonymous Italia, LulzSecIta e AntiSecIta vogliamo farvi gli auguri nel modo in cui sappiamo fare meglio, e cioè facendovi rendere conto ancora una volta che chi ci governa, e chi 

dovrebbe trattare con cura i nostri dati/privacy, non fa il lavoro per cui viene profumatamente pagato.

Questa volta abbiamo deciso di vedere quanto fossero sicuri i siti della la nostra Sanità Pubblica.

Oggi parliamo di un diritto imprescindibile, che dovrebbe essere garantito ad ogni essere umano sul pianeta, al di là di colore, appartenenza politica o grado sociale.

Il diritto alla salute, che sia personale (cure mediche), o sociale (la salute del territorio), questo diritto è definito nell’articolo 32 della Costituzione Italiana come inviolabile e garantito.

I profitti per le case farmaceutiche e l’opportunità di guadagnare potere per i politici locali, permettono a pochi individui di controllare e gestire le risorse della Sanità pubblica Italiana, giocando con la vite delle persone che dovrebbero proteggere e curare.

Tante sono le aziende sanitarie private, colpevoli di abusare e non proteggere i propri dipendenti e utenti.

Ma quest’oggi, abbiamo deciso di concentrarci sulla NOSTRA sanità.

Perché oltre ad essere un diritto imprescindibile, “la salute”, sempre di più, significa anche la privacy dei nostri dati sensibili.

Buon Natale ancora.

Redazione Nurse Times

 

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