Presidente, prendo la parola per annunciare il deposito di un atto ispettivo al Ministro della salute, per una situazione che ormai reputo, e non solo io, inaccettabile; e che riguarda l‘articolo 32 della Costituzione, che recita testualmente che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Questo anche per richiamare l’attenzione del Governo su una situazione dei lavoratori della sanità del nostro Paese, e in particolare su quella degli infermieri. Com’è noto, durante lo scorso mese di maggio è stato firmato un nuovo contratto nazionale per le professioni sanitarie, che i sindacati degli infermieri hanno deciso di non sottoscrivere.
Oltre a non accettare un aumento dello stipendio che è stato considerato misero, nel testo del contratto del comparto sanità sono anche spuntate alcune innovazioni che sono tutt’altro che rispettose della dignità e del lavoro di questa categoria degli operatori sanitari, tra queste il ritorno allo straordinario obbligatorio e l’abolizione del diritto di pausa per chi lavora sui turni.
È stata addirittura cancellata la norma che prevedeva per i turnisti il diritto di pausa della mensa, davvero devo dire un regresso rispetto a diritti di lavoratori che sono fondamentali per il funzionamento del nostro sistema sanitario nazionale. I sindacati degli infermieri sono stati anche esclusi dai tavoli per la contrattazione integrativa.
Oltre al problema inerente al contratto nazionale, esiste – e questo è enorme – quello relativo alla carenza di assunzioni. Nel pubblico impiego gli infermieri sono circa 270 mila, oltre 50 mila in meno rispetto a quelli che sarebbero necessari secondo gli standard dell’Organizzazione mondiale della salute. Il prossimo 13 ottobre sarò a Udine per prendere parte a un convegno organizzato dall’Ordine delle professioni infermieristiche e porterò la mia solidarietà a tutti gli infermieri.
In questa sede – e concludo, Presidente -, invece, presso la Camera dei deputati non posso che lanciare un appello al Ministro del lavoro e a quello della sanità, Giulia Grillo, perché prendano a cuore le istanze di una categoria fondamentale per la salute di quanti sono purtroppo ammalati, e comunque di tutti .
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