Infermieri militari: prospettive operative e competenze avanzate

Si è tenuta a Roma la seconda edizione di un convegno che ha visto la partecipazione dei vertici Ipasvi.

Si è parlato dell’importante ruolo che rivestono gli infermieri militari delle Forze armate e della Polizia di Stato durante la seconda edizione del convegno intitolato L’infermiere nelle Forze armate e di Polizia: prospettive operative e competenze avanzate, organizzato dalla Federazione nazionale Ipasvi (Fnopi con l’entrata in vigore della conversione in legge del Ddl Lorenzin) e ospitato dal Circolo Ufficiali dell’Aeronautica Militare – Casa dell’Aviatore di Roma.

«Gli infermieri che operano nelle Forze armate e nelle Polizia di Stato – ha detto Pierpaolo Pateri, componente del Comitato centrale della Federazione Ipasvi – sono una realtà importante sia per i contesti in cui operano sia per la società civile. Nella loro attività quotidiana manifestano competenze avanzate, ma anche pratiche che rivestono grande importanza per la Federazione perché, negli sviluppi futuri della professione, possano rappresentare fonte di benchmark tra loro a vantaggio dei cittadini».

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All’evento ha preso la parola anche Barbara Mangiacavalli, presidente Ipasvi: «I colleghi che operano in questi settori sono preziosi per il loro ruolo di difesa della salute ad alto livello, ma anche perché tra i loro compiti istituzionali c’è quello della difesa del suolo su cui viviamo. Le loro competenze avanzate hanno caratteristiche diverse da quelle degli ospedali pubblici e la loro crescita fa parte anche della nostra storia».

Così, invece, il maggiore generale Mario Alberto Germani, Comando Sanità e veterinaria dell’Esercito Italiano: «I nostri programmi prevedono nel tempo la realizzazione di un unico servizio sanitario militare interforze. Questo perché l’oggetto di cui si occupa è uno solo: la persona. In tal senso sono fondamentali le sinergie tra le varie attività e questo incontro è l’occasione per uno scambio di esperienze importanti. Se non c’è sinergia tra militari e civili, non c’è crescita».

Fabrizio Ciprani, dirigente superiore del Servizio Affari generali Sanità della Polizia di Stato, ha infine affermato: «Gli infermieri sono riusciti a fare quello che i medici non hanno ancora fatto: realizzare un tavolo permanente tra mondo sanitario militare e civile. L’incontro tra i professionisti di questo settore e il legame forte con Ipasvi è lo specchio di questi tavoli interistituzionali».

Fonte: www.ipasvi.it

Redazione Nurse Times

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