Si è conclusa, con la pubblicazione del Report finale, l’indagine dell’Iss in collaborazione con il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale sul contagio COVID-19 nelle strutture residenziali e sociosanitarie (Rsa).
Nel totale dei 9154 soggetti deceduti. Di questi 680 erano risultati positivi al tampone. 3092 quelli con sintomi simil-influenzali senza tampone.
Il picco dei decessi nel periodo 16-31 marzo.
Delle 1259 strutture che hanno risposto alla domanda, 972 (77,2%) hanno riportato al momento del completamento del questionario la mancanza di Dispositivi di Protezione Individuale. Inoltre più del 20% delle strutture hanno riportato una scarsità di informazioni ricevute circa le procedure da svolgere per contenere l’infezione. Ma questo non è tutto: si è riscontrato anche, in alcune stutture, una mancanza di farmaci.
Inoltre, nell’indagine Iss, sono 425 le RSA che hanno denucniato l’assenza di personale sanitario.
Altre difficoltà emerse sono quelle di trasferiemento dei residenti affetti da COVID-19 in strutture ospedaliere e nell’isolamento dei residenti affetti da COVID-19.
Ben 282 hanno indicato l’impossibilità nel far eseguire i tamponi.
Complessivamente hanno risposto all’indagine dell’Iss 1356 strutture, pari al 41,3% di quelle contattate, che hanno riportato dati riferiti al periodo dal 1 febbraio al 30 aprile 2020.
Nota metodologica: i dati dei decessi occorsi nel periodo tra il 1 febbraio ed il 30 aprile 2020 sono presentati per intervalli bisettimanali. Per le informazioni inerenti le difficoltà riscontrate e gli eventi avversi non devono intendersi come riferite cumulativamente all’intero periodo in esame. Infatti, queste sono da riferire al momento in cui veniva completato il questionario. Le strutture che hanno partecipato alla survey hanno fornito i dati al momento della compilazione del questionario, e questi non sono stai aggiornati successivamente.
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