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Il Policlinico San Marco di Zingonia attiva il pronto soccorso ad accesso diretto con 149 euro: innovazione o disparità?

Un nuovo servizio a pagamento offre assistenza immediata da specialisti, sollevando dubbi sulla giustizia nell’accesso alle cure mediche.

Zingonia, Bergamo – Il Policlinico San Marco di Zingonia, situato nella provincia di Bergamo, ha dato il via a un’iniziativa controversa ma innovativa: l’introduzione di un “ambulatorio ad accesso diretto”. Questo servizio a pagamento offre ai pazienti la possibilità di ricevere assistenza medica immediata da specialisti, evitando le lunghe code dei pronto soccorso, al costo di 149 euro.

L’obiettivo di questa nuova iniziativa è ridurre il sovraccarico di lavoro nei pronto soccorso, che spesso si trovano oberati da pazienti in cerca di cure mediche immediate. Tuttavia, questa mossa ha sollevato interrogativi e dibattiti sulla questione dell’equità nell’accesso alle cure mediche.

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Il Gruppo San Donato, responsabile della gestione del Policlinico, ha definito questo servizio a pagamento come un “ambulatorio ad accesso diretto”, un esperimento già avviato in altre città italiane, come Milano e Brescia. L’idea è consentire ai pazienti di sottoporsi a visite mediche e, se necessario, esami diagnostici senza dover prenotare in anticipo.

Secondo quanto riportato dal sito ufficiale del Policlinico, i pazienti che richiedono assistenza da specialisti come ortopedici, chirurghi polispecialistici, odontoiatri o urologi possono semplicemente recarsi all’ambulatorio e pagare la tariffa di base di 149 euro.

Tuttavia, è importante notare che questa cifra non include i costi relativi a esami diagnostici di primo e secondo livello, che potrebbero aumentare ulteriormente il costo complessivo dell’assistenza.

Sebbene l’iniziativa possa sembrare un modo innovativo per affrontare la congestione nei pronto soccorso e garantire cure più rapide ai pazienti, molti critici mettono in evidenza il rischio di ampliare ulteriormente le disparità nell’accesso alle cure mediche. L’incremento della medicina privata all’interno della sanità pubblica viene percepito come un segnale di preoccupazione da parte di coloro che sottolineano l’importanza di una sanità equa ed egualitaria.

Medicina Democratica, un’organizzazione impegnata nella difesa dei principi di giustizia sociale nel settore sanitario, ha espresso preoccupazione per l’iniziativa. Secondo loro, questa mossa rappresenta un’ulteriore infiltrazione della medicina privata nella sanità pubblica, contribuendo così a erodere l’efficienza del sistema sanitario nazionale.

L’introduzione dell’ambulatorio ad accesso diretto al Policlinico San Marco di Zingonia suscita un acceso dibattito sulla sua efficacia nell’alleggerire la pressione sui pronto soccorso e sulla questione dell’uguaglianza nell’accesso alle cure mediche. Mentre alcuni vedono questa iniziativa come un passo avanti nell’ottimizzazione dei servizi sanitari, altri la considerano un segno preoccupante di crescente privatizzazione nel settore della sanità pubblica.

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