Effetti degli stimoli acustici nei pazienti con disturbi dello stato di coscienza: uno studio quantitativo elettroencefalografico
Gli stimoli acustici avrebbero un effetto benefico sul paziente incosciente o in stato di ridotta coscienza, tanto da essere inseriti in numerose metodiche neuroriabilitative.
Tuttavia non esisterebbero indici quantitativi precisi che permettano di stimare il loro potenziale effetto.
I ricercatori del “Department of Neurology & Brain Medical Centre” di Zhejiang (Cina) hanno arruolato 14 pazienti provenienti dal reparto di Neuro-Riabilitazione ricoverati presso l’Hangzhou Hospital.
Tra loro erano presenti sette pazienti in Stato Vegetativo Persistente (cinque maschi e due femmine, età media 45.7 ± 16.8 anni) e 7 casi di pazienti in Stato di Minima Coscienza (sei maschi ed una femmina, età media 42.3 anni ± 20.8 anni).
Simultaneamente, quattordici persone sane sono state arruolate nel gruppo di controllo (10 maschi e 4 femmine, età media 51.7 ± 9.7 anni) partecipando anch’esse alla sperimentazione.
Le risposte cerebrali conseguenti alla riproduzione di un brano musicale, all’ascolto del proprio nome di battesimo e ad un rumore intenso sono state monitorate attraverso un elettroencefalogramma quantitativo (QEEG), una tecnica per cui le registrazioni EEG vengono analizzate da un computer per produrre valori numerici.
I valori predittivi del QEEG, riguardanti le varie regioni cerebrali, sono stati investigati. I risultati hanno riscontrato attività cerebrale elevata nei soggetti stimolati con il proprio nome di battesimo, specialmente a livello del lobo temporale dei pazienti con alterato stato di coscienza. Nel gruppo di controllo invece, l’attività cerebrale sarebbe risultata elevata a livello del lobo frontale.
Inoltre, durante i periodi di riposo e di stimolazione, il QEEG (δ + θ/α + β ratio) ha indicato come non esisterebbe correlazione tra i risultati della Coma Recovery Scale-Revised nei pazienti con alterazione della coscienza di origine traumatica e la stimolazione acustica e la riproduzione del brano musicale.
Pertanto i ricercatori hanno supposto come pronunciare il nome di battesimo del paziente possa risultare efficace come terapia finalizzata al risveglio dei pazienti affetti da alterazione dello stato di coscienza.
Inoltre, i risultati derivanti dal QEEG, in contesti specifici, potrebbero essere utilizzati come indicatori riguardanti pazienti affetti da disordine dello stato di coscienza (sensibilità 75%, specificità 50%). Lo studio clinico è stato registrato nel registro nazionale statunitense ClinicalTrials.gov (identifier: NCT03385291).
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