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Il cateterismo vescicale: procedura e gestione del presidio

Il cateterismo vescicale, noto anche come cateterismo urinario, è una procedura che coinvolge l’introduzione di un catetere sterile nell’uretra e il suo posizionamento nella vescica, temporaneamente o permanentemente. Questo presidio, solitamente realizzato in lattice, poliuretano o altri materiali, viene inserito attraverso il meato uretrale, consentendo il drenaggio delle urine dalla vescica all’esterno.

Quando e perché viene utilizzato?

Il cateterismo vescicale è una procedura necessaria in molte situazioni mediche diverse, tra cui:

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  • Pazienti con paralisi o lesioni fisiche che li rendono incapaci di utilizzare i servizi igienici normali.
  • Ostruzione delle vie urinarie, sia acuta che cronica.
  • Disfunzione neurologica della vescica.
  • Monitoraggio del bilancio idrico in pazienti in stato di shock.
  • Pazienti terminali.
  • Trattamento di neoplasie vescicali con farmaci topici.
  • Casi di macro-ematuria (sangue nelle urine) e piuria importante.
  • Incontinenza urinaria quando altre opzioni terapeutiche non sono praticabili.
  • Pazienti anestetizzati o sedati per interventi chirurgici o cure mediche.
  • Pazienti in coma.
  • Pazienti con ipertrofia prostatica che ostacola la minzione.
  • Pazienti con ritenzione urinaria acuta.
  • Dopo interventi urologici.
  • Dopo ureterectomia.
  • Per maturare il collo dell’utero durante l’induzione del travaglio di parto.
  • In pazienti con malattia renale in cui la produzione di urina deve essere misurata con precisione.

I cateteri di Foley, tra le diverse tipologie di cateteri, sono utilizzati anche per controllare l’epistassi posteriore, bloccando il flusso di sangue dal naso alla bocca.

Tipologie e parametri dei cateteri vescicali

I cateteri vescicali variano in base a quattro parametri principali:

  • Calibro: Il diametro esterno del catetere, è standardizzato in unità French (F) note anche come unità Charrière (Ch), influisce sulla velocità di drenaggio e sul comfort del paziente. Si scelgono calibri diversi in base alle caratteristiche delle urine e del paziente. Ogni unità equivale a 0,33 mm, quindi un catetere da 18 Fr ha un diametro di 6 mm.
  • Lunghezza del catetere: la lunghezza di un catetere tende a variare a seconda della lunghezza dell’uretra. Un tipico catetere maschile è lungo 40–45 cm; un catetere femminile è lungo 20–26 cm mentre un catetere pediatrico è lungo 30–31 cm. Le misure vanno da 12 a 24 F per gli adulti e da 8 a 12 F per i bambini.
  • Numero delle vie: I cateteri possono avere una, due o tre vie, con diverse funzioni di drenaggio e irrigazione.
  • Materiale e consistenza: Vengono utilizzati materiali come il lattice, il silicone e l’hydrogel, ognuno con caratteristiche specifiche adatte a diversi scopi.
  • Caratteristiche dell’estremità prossimale: L’estremità del catetere può variare nella forma e nei fori di drenaggio per adattarsi alle diverse esigenze dei pazienti.
  • Lunghezza del catetere: la lunghezza di un catetere tende a variare a seconda della lunghezza dell’uretra. Un tipico catetere maschile è lungo 40–45 cm; un catetere femminile è lungo 20–26 cm mentre un catetere pediatrico è lungo 30–31 cm. Le misure vanno da 12 a 24 F per gli adulti e da 8 a 12 F per i bambini.

Alcuni esempi:

  • Catetere Nelaton: Utilizzato soprattutto nelle donne, ha l’estremità prossimale arrotondata e rettilinea, con uno o due fori di drenaggio tra loro contrapposti. A differenza del Foley non ha il palloncino d’ancoraggio e viene quindi utilizzato per il cateterismo estemporaneo.
  • Catetere Mercier: simile al Tiemann, semirigido, presenta la punta arrotondata dotata di uno o due fori di drenaggio e una curvatura di circa 30°-45° per facilitare l’inserimento del catetere nell’uomo con uretra membranosa o prostatica.
  • Catetere Couvelaire: (da ematuria) Semirigido con estremità a becco di flauto e dotata di due fori laterali, si utilizza in caso di emorragia vescicale o dopo prostatectomia radicale.
  • Catetere Tiemann: Semirigido, con estremità di forma conica e dall’angolatura di 30°, indicato nei casi di restringimento dell’uretra maschile.
  • Catetere Foley: Molto usato, è molle e confortevole per il paziente, ha l’estremità dotata di un palloncino gonfiabile (per mezzo di soluzione fisiologica sterile) che ne permette l’ancoraggio e due fori contrapposti e simmetrici tra loro. I cateteri sono disponibili in diverse dimensioni e possono essere realizzati sia in silicone sia in gomma naturale.
  • Catetere di Robinson: è un catetere flessibile utilizzato per il drenaggio breve e intermittente delle urine. A differenza del catetere Foley, non ha un palloncino sulla punta e quindi non può rimanere stabilmente in sede. Questo tipo di catetere può essere rivestito o non rivestito. Questo catetere presenta da 2 a 6 aperture per permettere il drenaggio dell’urina e si rivela particolarmente utile in presenza di coaguli di sangue che potrebbero occludere un catetere con una sola apertura
  • Catetere di Dufour (per ematuria importante) è del tipo semirigido, autostatico a 3 vie, con punta curvatura di 30° a becco di flauto con 2 fori laterali contrapposti

Esistono anche delle varianti catetere “Coudé”

per facilitare il passaggio attraverso un’ipertrofia prostatica, il catetere “a punta” con un piccolo foro in punta per il passaggio di un filo, e il catetere “a tre vie” utilizzato per l’irrigazione.

Materiali

I cateteri sono realizzati con diversi materiali come:

  • Lattice: il catetere in lattice può provocare una reazione anafilattica nei pazienti allergici al lattice. Pertanto, sono generalmente utilizzati per scopi di cateterismo a breve termine.
  • Silicone: i cateteri in silicone al 100% possono essere utilizzati per una durata maggiore di circa 12 settimane e sono ipoallergenici.
  • Elastomeri siliconici: queste categorie di cateteri sono costituiti da un nucleo di lattice rivestito di silicone; sono più flessibili e possono avere un tempo di permanenza più lungo, ma non sono comunque favorevoli per i pazienti allergici al lattice.
  • Plastica/PVC: i cateteri realizzati con questi materiali tendono ad essere rigidi e scomodi per i pazienti, quindi il loro utilizzo è limitato a una breve durata.

Pallone catetere: il palloncino del catetere è sinonimo dell’ancora su una nave. Deve essere maneggiato con cura gonfiandolo al diametro appropriato come raccomandato dal produttore. Il palloncino del catetere ha diverse dimensioni:

  • Il catetere pediatrico viene gonfiato a 5 ml.
  • 10 ml per cateteri di uso standard.
  • 30 ml per uso postoperatorio.

Inserimento e gestione del cateterismo

L’inserimento del catetere vescicale è una procedura che richiede sterilità ed è eseguita solo su prescrizione medica. Dopo aver disinfettato adeguatamente i genitali e lubrificato il catetere, questo viene inserito nell’uretra. Durante la doccia, la sacca del catetere deve essere posizionata al di sotto del livello della vescica per evitare il reflusso di urina. La pulizia regolare dei genitali è essenziale per prevenire infezioni.

Per evitare effetti indesiderati, è essenziale prestare molta attenzione all’igiene personale quando si ha un catetere vescicale. La presenza del catetere non dovrebbe scoraggiare la pulizia.

È possibile lavarsi con acqua e sapone neutro e asciugarsi delicatamente con un asciugamano morbido. Evitare l’uso di borotalco e polvere che potrebbero causare infezioni. La doccia è generalmente sicura.

Per raccogliere le urine, si possono utilizzare sacche posizionabili attorno alla gamba, ma è importante mantenerle sempre al di sotto del livello della vescica per favorire il deflusso dell’urina. È necessario svuotare regolarmente la sacca.

Per svuotare la sacca, è importante lavarsi le mani e utilizzare un catino o un contenitore per raccogliere l’urina. Rimuovere il beccuccio alla base della sacca del catetere e aprire la valvola per consentire il flusso di urina. Tenere traccia della quantità di urina può essere utile per monitorare la salute.

Con il catetere a dimora, è possibile dormire tranquillamente. È sempre consigliabile seguire le istruzioni dell’infermiere per garantire il benessere del paziente.

Prevenzione delle Infezioni

Il cateterismo vescicale può aumentare il rischio di infezioni delle vie urinarie, ma ci sono misure preventive cruciali da seguire:

  • Il cateterismo dovrebbe essere eseguito solo da personale qualificato e ben addestrato.
  • La procedura deve essere eseguita con tecniche asettiche e attrezzatura sterile.
  • Evitare ostruzioni del flusso urinario controllando che il catetere sia correttamente posizionato.
  • Preferire cateteri a circuito chiuso per ridurre il rischio di infezione.

Durata del Cateterismo

La durata del cateterismo è un fattore chiave associato al rischio di infezioni. I cateteri possono rimanere in sede per periodi variabili, ma è importante seguirne le raccomandazioni del medico e sostituirli

Cateterismo sovrapubico

Il cateterismo sovrapubico per mezzo di una cistostomia percutanea viene eseguito da un urologo o da medici comunque esperti. Non è necessaria alcuna preparazione precedente del paziente. Le indicazioni generali comprendono la necessità di un drenaggio vescicale a lungo termine, l’impossibilità al passaggio di un catetere attraverso l’uretra o la controindicazione all’uso di un catetere anche quando il cateterismo vescicale sia necessario.

Le controindicazioni sono:

  • Impossibilità a definire la posizione della vescica clinicamente o ecograficamente
  • Una vescica vuota
  • Sospette aderenze pelviche o dell’addome inferiore (p. es., dopo la chirurgia pelvica o dell’addome inferiore o dopo la radioterapia)

Dopo avere anestetizzato l’addome al di sopra della regione pubica con un anestetico locale, si inserisce un ago da spinale nella vescica; viene utilizzata una guida ecografica, se disponibile. Si posiziona quindi il catetere attraverso uno speciale trequarti o mediante un filo guida inserito nell’ago da spinale. Un pregresso intervento chirurgico dell’addome inferiore e una radioterapia precedente controindicano l’inserimento alla cieca. Le complicanze comprendono infezioni delle vie urinarie, lesioni intestinali e sanguinamenti.

Redazione NurseTimes

Fonte:

  • www.msdmanuals.com
  • wikipedia.org
  • www.nhs.uk
  • pubmed.ncbi.nlm.nih.gov

Immagine: www.cardiologiaoggi.com

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