AIORSA (Associazione italiana operatori di Rsa) associa infermieri e oss che lavorano in Rsa
AIORSA (Associazione italiana operatori di Rsa) associa infermieri e oss che lavorano in Rsa. Nasce ad aprile 2018 in modo molto spontaneo, ma con un tempo di incubazione lungo, maturato a partire dal 2015, attraverso personali sperimentazioni sul campo nel lavoro quotidiano in Rsa e con la pianificazione di un iter burocratico mirato. L’Associazione non ha fini di lucro e ha lo scopo di:
Inoltre è prevista una quota associativa (anno solare) di 20 euro che permetterà di seguire gli eventi organizzati dall’associazione con particolari sconti per gli iscritti. Tutto ciò è divulgato utilizzando i principali canali comunicativi e sociali, come Facebook.
L’obiettivo consiste nella creazione di una rete collaborativa, garantendo la capillarità professionale di un’equipe multiprofessionale composta da educatori, fisioterapisti, infermieri, asa/oss e non solo, in riferimento anche all’evoluzione e ai cambiamenti normativi e legislativi in atto (vedi Ddl Lorenzin n.1324/B, Capo II – “Professioni Sanitarie”, art.3, e Capo III delle Federazioni Nazionali, art. 5 – “Istituzione dell’area delle professioni sociosanitarie”) e (Legge 24/2017 – “Sicurezza delle cure e responsabilità sanitaria”: art.1 – “Sicurezza delle cure in sanità”; art. 5 – “Buone pratiche clinico-assistenziali e raccomandazioni previste dalle linee guida”).
Tutto ciò è valorizzato mediante la costituzione del consiglio direttivo di AIORSA, in cui le figure di rappresentanza sono le seguenti: Giancarlo Errichelli, oss – presidente; Diego Fusè, coordinatore infermieristico – vicepresidente; Stefano Ghilardi, coordinatore infermieristico e presidente coop. sociale – tesoriere; Ivan Santoro, coordinatore infermieristico – segretario; Mariangela Vanalli, coordinatrice infermieristica – consigliere; Martinelle Nailany, oss – consigliere; Matteo Draghi, fisioterapista – consigliere.
L’esigenza è quella di riflettere sul senso sociale del lavoro in Rsa, su come infermieri, fisioterapisti, educatori, psicologi, assistenti sociali sanno ben operare in queste strutture, sul rapporto che hanno con gli asa/oss e sul significato/valore che si attribuisce a questa attività. Tutto ciò è reso possibile analizzando i punti di forza e di debolezza che aiutano a far crescere gli operatori coinvolti in questo assetto organizzativo.
Si utilizzano strumenti quali la pianificazione assistenziale, utilizzando cartelle informatizzate, e la sensibilizzazione alla divulgazione del piano di assistenza individualizzato per definire un quadro valutativo delle esigenze assistenziali e delle complessità. Questi ultimi sono elementi cardine per pianificare le risorse necessarie, per garantire la promozione della salute delle persone assistenziali nell’ambito geriatrico e per valutare la cronicità.
Considerando tutto ciò, l’associazione, oltre a fornire spunti di riflessione in questo contesto, vuole garantire piani di formazione e di ricerca mirati (sia residenziali che on line) per gli operatori sanitari e non solo, ma anche per i caregivers. L’unico modo è valorizzare la creazione e la diffusione di una rete assistenziale, in modo da creare un network mirato di identificazione delle necessità al quale fornire spunti di riflessione e strumenti per operare in questi contesti, coinvolgendo anche le università.
Temi di rilievo adeguatamente approfonditi e attraverso i quali si possono esprimere valori per garantire una visione sistemica delle strutture, un ascolto mirato ed empatico nei confronti dell’ospite e degli operatori per implementare una responsabilità proattiva per tutti coloro che sono coinvolti nel processo assistenziale.
Mariangela Vanalli – consigliere AIORSA
Fonte: www.aiorsa.it
Contatti:
segreteria@aiorsa.it
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