I ragazzi di Autismo On The Road al Lucca Comics and Games

Un momento di condivisione, senso del gruppo e autonomia.

Autismo On The Road continua a portare in giro per l’Italia i ragazzi autistici partecipanti al progetto nell’intento di affiancarli nel perseguimento delle loro passioni e renderli sempre più autonomi nella propria quotidianità. Un evento unico, il Lucca Comics and Games, al quale i ragazzi non potevano mancare in qualità di super esperti e appassionati del settore.Un viaggio reso possibile grazie al ricavato delle rappresentazioni teatrali per lo spettacolo, interamente scritto e interpretato dai ragazzi di Autismo On The Road, Mani in Pasta. Tra gli altri fondi che hanno favorito questo viaggio, la donazione preziosa di una coppia di sposi che ha devoluto ad Autismo On The Road il valore in denaro che sarebbe stato utilizzato per l’acquisto delle bomboniere per la propria cerimonia di nozze, oltre alla somma ricavata da una piccola campagna di raccolta fondi effettuata online e sui social network dai volontari del progetto.L’idea di andare a Lucca nasce per soddisfare una passione trasversale a tutti i ragazzi del progetto di Autismo On The Road. La loro passione ha preso forma lì, sul posto, nel Lucca Comics and Games, in una città interamente in festa.«Vederli felici è stato davvero straordinario, erano perfettamente integrati, entusiasti ed eccitatissimi – ha dichiarato Fabio Cardone, psicoterapeuta del progetto –. Ognuno di loro è riuscito a soddisfare un proprio desiderio, comprando un oggetto o visitando uno stand. Questa, per i ragazzi, è stata un’esperienza di grande successo: hanno dimostrato notevole autonomia, sostenendo un viaggio intero in pullman, organizzandosi con i soldi a loro disposizione e dividendoli tra quelli che gli servivano per mangiare e quelli che erano destinati a esaudire i loro desideri. È stata una delle tappe del nostro progetto in cui maggiormente abbiamo riscontrato un forte senso di autogestione e di determinazione, e un grande spirito di gruppo».Durante la scorsa settimana, infatti, sette ragazzi del progetto sono volati a Lucca per il più emozionante appuntamento europeo nell’ambito dei fumetti, accompagnati dai due psicoterapeuti, Fabio e Serena, da due operatrici Anna e Valeria, dal foundraiser Alessandro e dal videomaker Michele Delpiano.”Chi è lo strano? Sicuramente quello vestito in maniera poco consona al contesto – racconta Fabio in quei giorni di divertimento e fantasia direttamente sulle sue pagine social – . Tra l’altro non guarda verso l’obiettivo, come si dovrebbe fare, e, a una prima impressione, non avrebbe molto da dire o da condividere con l’altra persona. Credo anche che non faccia molto per adeguarsi, e questo potrebbe essere un po’ fastidioso. Sì, lo strano in questa foto sono io. Mi trovo al Lucca Comics & Games con i ragazzi di Autismo On The Road e mi rendo conto di sapere davvero poco di questo mondo. Funko pop, anime e manga, cosplayer, draghi, maghi ed elfi, giochi di ruolo, nintendari e Play Station 1, 2, 3 e 4: una città intera meravigliosamente colorata e in tema, e un festival tra i più grandi d’Europa, che offre innumerevoli opportunità per tutti i gusti e le esigenze. Mi sento un po’ fuori posto e faccio fatica a comprendere i discorsi dei ragazzi, ciò mi crea difficoltà a interagire con loro. Fortunatamente faccio tante domande e i ragazzi sono sempre lì a spiegarmi, anche se a volte mi guardano come se fossi un alieno, perché non conosco cose così ovvie… I ragazzi, invece – quelli strani, autistici, che non riescono a vivere le più elementari regole sociali -, oggi sanno perfettamente cosa vogliono vedere, dove vogliono andare e cosa vogliono acquistare. I​ragazzi – quelli che hanno una scarsa empatia, varie rigidità e sono autistici – fanno file interminabili, rispettando il loro turno, si aiutano a vicenda negli imprevisti e si muovono in gruppo, facendo in modo di rispettare ed esaudire i desideri di ciascuno. Sono fiero di voi. Grazie”.«Quello che mi è piaciuto di più del Lucca Comics è che non avevo mai visto tanti padiglioni in una città come questa
– ha detto Alessandro, uno dei ragazzi autistici, dopo quest’avventura –. C’erano tantissime persone travestite da personaggi di videogiochi e cartoni animati. Non mi aspettavo che molta gente si travestisse. Ho fatto delle foto con i personaggi che mi erano familiari e mi sono divertito molto».Insomma, un’esperienza di altissimo valore per i ragazzi del progetto. Adesso cosa li aspetta? Attendiamo trepidanti la prossima, entusiasmante tappa!Redazione Nurse Times  
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