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Flavio Insinna chiede scusa ai suoi Fan ma non agli Infermieri che ha più volte umiliato ed offeso pubblicamente

Il celeberrimo conduttore Flavio Insinna si trova da giorni nell'occhio del ciclone in seguito ad alcune gravi affermazioni rivolte ad una concorrente dello show televisivo di "Affari Tuoi".

Il celeberrimo conduttore Flavio Insinna si trova da giorni nell’occhio del ciclone in seguito ad alcune gravi affermazioni rivolte ad una concorrente dello show televisivo di “Affari Tuoi”

Al termine di una puntata serale avrebbe pesantemente offeso una concorrente:

“Abbiamo preso una nana di merda che non parla!”.

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Le pesante affermazioni, riprese dagli smartphone dei presenti non sono terminate:

“Ci sono due-tre fighi e sette dementi. Io sono un uomo perbene e buono, per farmi girare i coglioni ce ne vuole. Una nana ha giocato. La si porta di là, la si colpisce al basso ventre e si dice: ‘Adesso tu rientri e giochi. Perché è RaiUno, non Val d’Aosta News, li mortacci tua!”

Le dichiarazioni, rese pubbliche dallo show satirico “Striscia la Notizia” hanno sdegnato milioni di telespettatori.

Insinna ha così deciso di scusarsi pubblicamente sul proprio profilo Facebook:

“Mi spiace e chiedo scusa a tutti, senza se e senza inutili ma. Proprio a tutti, dalla prima all’ultima, dal primo all’ultimo. Le mie scuse sono rivolte anche a chi ha fornito immagini dal Teatro delle Vittorie e registrazioni audio prese dalle scale, fra i camerini e le nostre stanze. Sì, voglio davvero scusarmi anche con chi ha tradito la mia fiducia perché, purtroppo senza volerlo, li ho costretti a dare il peggio di loro stessi.

Quasi quanto me. Mi spiace davvero. Sono sempre io, nel bene e nel male. Sul lavoro sono pignolo, ossessivo, incessante. E so distruggere in un istante tutto il bello che ho costruito fino a un attimo prima. Sono bravissimo a passare subito dalla parte del torto. Uno nessuno centomila. Grido, litigo, urlo, dico cose che non penso perché vorrei che tutto fosse sempre perfetto. Poi faccio battute in dialetto mischiate ai titoli dei film che amo.

Odio i toni beceri ma poi sono un fenomeno a usarli. È successo tante volte (mi sono sempre scusato), potrebbe accadere ancora. Ma ci metto sempre la faccia. Sempre in prima fila. In primissima se c’è da prendere i fischi. Gli applausi e i premi (chi mi conosce lo sa) amo condividerli con i compagni di viaggio. Ho sempre difeso un programma che amo, ingiustamente infangato da anni, sempre e comunque. Sì, sono questo e sono quello. Se adesso vi aspettate una lista di mie buone azioni, mi spiace, resterete delusi.

Se avrete voglia o curiosità, le troverete da voi.
Un’altra cosa che mi fa infinitamente tristezza, quanto le mie scenate, è che tutta questa pornografia televisiva con filmatini e vendetta incorporata sia fatta per cercare qualche straccio di punto di ascolto in più. Adesso però siamo saliti, anzi scesi di livello. Gli insulti, l’odio, i filmati rubati dal buco della serratura sono soltanto contro di me. Odio allo stato puro. Chi crede di distruggermi, mi ha in realtà fatto un grande regalo: la libertà.

La libertà di essere ai vostri e ai miei occhi semplicemente una persona.
Ah, una cosa che non potete sapere, i miei amici sì, è che un minuto dopo la sfuriata sono il primo ad essere mortificato, il primo a tornare indietro per chiedere scusa :”Daje! Domani faremo tutti meglio. Io per primo. Grazie a tutti. Buonanotte”.

Ma Flavio Insinna non è nuovo a questo genere di scatti d’ira. Alcuni anni fa, un’Infermiera operante nel reparto nel quale suo padre venne ricoverato, subì un trattamento di gran lunga peggiore.

L’episodio è stato narrato nel libro scritto dall’attore nel seguente modo:

“Bassetta, bruttina, con gli occhiali” e quindi “piccola, curta e male cavata“. “Guarda e parla con l’inevitabile rabbia che hanno a volte in corpo le donne basse, bruttine e con gli occhiali“. “Piccola idiota con gli occhiali e con il camice verde“. “La bassetta stronza (…) va via con il suo passettino volitivo, con il passo corto di chi è brutto e ha pure le gambe corte. E quindi fa passi corti e nervosi. E’ nervosa perché vorrebbe essere alta e bella e fare passi lunghi. E non è stronza solo un po’, è stronza fino in fondo perchè mamma la saluta e lei mugugna senza voltarsi una specie di striminzito buonasera“.

E qui comincia la vendetta che solo al termine della lettura si scoprirà essere una fantasia: “(…) arrivo da dietro, la prendo per il collo e le sbatto la faccia contro la sua automobilina nuova nuova, comprata in sedici comode rate. Perde sangue dal naso ma non è svenuta (…) senti bene brutta testa di cazzo (…) il regolamento te lo ficchi dritto su per il culo e vedrai che provi anche un po’ di piacere (…) rispondi brutta nana stronza (…) miss regolamento di questa minchia (…) e se provi a denunciarmi io domani torno e ti ammazzo con le mia mani (…). Infine la chiusura: “Se domani incontro di nuovo la bassetta stronza con gli occhiali le offro un caffè e provo a parlarle con calma. E poi le spacco il naso sul banco del bar”.

Flavio Insinna ha umiliato pubblicamente la categoria degli Infermieri anche durante una puntata di “Miss Italia”. Nel corso di uno sketch che vedeva protagonista due concorrenti armate di scopettone ha ordinato alle signorine di “fare le Infermiere in corsia”, invitandole a darsi da fare nelle pulizie dei pavimenti del teatro proprio come nella testa del conduttore, farebbero gli Infermieri in corsia.

Ci auguriamo che, dopo essersi scusato pubblicamente con tutti i propri fan su Facebook, Insinna possa rinsavire facendo pace anche con gli Infermieri.

Simone Gussoni

Dott. Simone Gussoni

Il dott. Simone Gussoni è infermiere esperto in farmacovigilanza ed educazione sanitaria dal 2006. Autore del libro "Il Nursing Narrativo, nuovo approccio al paziente oncologico. Una testimonianza".

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