Dopo essere stato ritenuto idoneo al prelievo di organo, i famigliari, rispettando la volontà del proprio congiunto, hanno acconsentito al trapianto.
«Vorrei complimentarmi – afferma Alessandro Pacini, coordinatore locale donazione e trapianti dell’Azienda sanitaria Toscana Centro – con i coordinamenti locali ospedalieri e tutti i referenti delle rianimazioni, Dea e reparti di medicina, che con umanità e professionalità affrontano quotidianamente l’assistenza clinica di pazienti affetti anche da gravi malattie che possono portare, sia a guarigione, ma anche alla morte. In questo ultimo caso è importante considerare che una donazione di organi e tessuti, secondo una volontà espressa in vita dal deceduto o nulla osta dei congiunti aventi diritto, può salvare la vita di molti pazienti la cui unica speranza è un trapianto».
L’Azienda sanitaria ricorda che «non esistono limiti di età per donare». L’unico limite riguarda il trapianto di cuore: in tal caso l’età massima del donatore non dovrebbe superare i sessant’anni.
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