Facoltà a numero chiuso: test al via con Medicina

Domani i quiz di ingresso per gli aspiranti camici bianchi. Il 12 settembre la prova in lingua inglese.

Uno su sei ce la fa. O almeno ce la può fare. A dirlo è il rapporto tra gli iscritti ai test d’ingresso e i posti disponibili per i corsi ad accesso programmato nazionale, che prenderanno il via domani con il quiz di Medicina. Il più atteso, oltre che il più affollato: a tentare la sorte saranno oltre 68mila aspiranti camici bianchi, che si contenderanno gli 11.940 posti a disposizione (odontoiatria inclusa). Senza dimenticare i 10.450 che tenteranno la via dell’inglese. Con una percentuale teorica di successo che ammonta – se tutti i candidati si presenteranno nelle sedi e nelle aule indicate dai singoli atenei – al 7,3%. Meglio del 14% di un anno fa, quando si erano iscritti in 67mila per 9.779 disponibilità. Più complicata, sulla carta, la strada peri candidati ai cosiddetti Imat – le prove di accesso per Medicina e Odontoiatria in lingua inglese, in calendario il 12 settembre -, visto che sono attesi 10.450 contendenti per 761 posti. E ancora di più per Veterinaria, dove gli iscritti ai test d’ingresso, che si svolgeranno invece giovedì 5, sono 7.780 a fronte di 759 “slot”. Chiuderanno il calendario dei corsi ad accesso programmato, anche se stavolta su base locale, le prove messe a punto dalle singole università per la laurea triennale (11 settembre) e magistrale (25 settembre) in professioni sanitarie oppure in Scienze della formazione primaria (13 settembre). Anche per i numeri che abbiamo riassunto l’appuntamento clou è quello di domani. Sul tavolo i 68mila aspiranti camici bianchi si ritroveranno il test d’ingresso riformato dal Governo uscente. Le domande a cui rispondere sono sempre 60 e i minuti per farlo di nuovo 100. Ma la cultura generale ha maggiore spazio rispetto al passato, passando da 2 a 12 quiz. Mentre scende il peso della logica, i cui quesiti sono stati ridotti da 20 a 10. Invariato il numero di domande per le altre materie: 8 per matematica e fisica, 12 per chimica, 18 per biologia. Ogni risposta esatta vale 1,5 punti, mentre una risposta sbagliata costituisce una penalità di 0,4 punti. In caso di risposta omessa, non è attribuito nessun punteggio. Non tutti i partecipanti possono entrare in graduatoria: solo chi otterrà almeno 20 punti. Per sapere chi ce l’ha fatta e chi no bisognerà aspettare il 17 settembre, quando saranno resi noti – in forma anonima – i risultati e i punteggi della prova. Il 1° ottobre toccherà poi alla graduatoria nazionale. E solo allora i candidati sapranno se sono stati “assegnati” o “prenotati”, a seconda del punteggio, nella sede universitaria prescelta. Questi ultimi si troveranno davanti a un bivio: iscriversi subito all’ateneo per cui vale la prenotazione oppure aspettare gli scorrimenti previsti dal 9 ottobre in poi e sperare di rientrare in un’università collocata più in alto nella propria lista dei sogni. Redazione Nurse Times
Fonte: Il Sole 24 Ore  
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