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Dall’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” una piccola guida per i genitori sull’utilizzo dello smartphone tra i più piccoli

L’esposizione eccessiva ai dispositivi tecnologici può avere conseguenze per lo sviluppo dei più piccoli?

Nell’ultimo decennio non solo è diventato più comune esporre i bambini ad apparecchi tecnologici di ogni tipo, ma si è anche notevolmente abbassata l’età del loro utilizzo: già a partire dalla scuola elementare, la maggioranza dei bambini possiede uno smartphone personale, aumentandone di conseguenza il tempo di esposizione.

In questa fascia di età lo sviluppo cerebrale non è ancora completo e i processi neuropsicologici che includono aspetti quali la personalità, l’attenzione e la regolazione emozionale sono in via di formazione.

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Molti studi hanno osservato come l’utilizzo precoce e prolungato di dispositivi elettronici come lo smartphone, può comportare gravi conseguenze, in particolare:

  • Riduzione del movimento con aumento del rischio di obesità;
  • Disturbi del sonno;
  • Difficoltà di apprendimento;
  • Irritabilità;
  • Effetti negativi sull’attenzione;
  • Isolamento e riduzione dei rapporti con i pari;
  • Aumento dell’impulsività;
  • Diminuzione della capacità di autocontrollo.

Bisogna poi considerare la ripetuta esposizione dei bambini e degli adolescenti a contenuti aggressivi e violenti, tramite giochi o video facilmente accessibili dagli smartphone.

Tale esposizione, oltre che indurre una maggiore sensibilità all’ansia, aumenta il rischio di condotte aggressive, considerando la violenza una forma appropriata per risolvere i conflitti.

Tutti i rischi elencati diminuiscono significativamente al di sopra dei 12 anni, quando ha inizio lo sviluppo cerebrale della corteccia pre-frontale, responsabile del controllo degli impulsi e della consapevolezza delle conseguenze delle azioni proprie e altrui.
Quindi, meglio non regalare lo smartphone prima dei 12 anni.

Cosa possono fare i genitori

È molto difficile, se non impossibile evitare l’esposizione, quanto meno indiretta, alla tecnologia degli smartphone prima dei 12 anni.
Il genitore dovrebbe monitorare il tempo che il proprio figlio spende sullo smartphone, imparando per primo le tecnologie a disposizione e giocando insieme a lui condividendo alcune attività disponibili sui dispositivi.

Ad esempio, leggere una favola sull’E-book (libro elettronico) favorisce lo sviluppo del linguaggio e stimola l’abitudine alla lettura.
Occorre poi limitare il tempo di utilizzo dello smartphone durante il giorno o nei fine settimana.

Stabilire orari precisi e divieto di utilizzo durante i pasti, i compiti e le riunioni familiari.
Come genitore l’esempio è fondamentale, per questo mamma e papà dovrebbero limitare per primi l’utilizzo di smartphone quando si è in famiglia e durante i pasti.

È importante inoltre che i genitori scelgano sempre contenuti appropriati e linguaggi adeguati sui social network, che comunque dovrebbero essere assolutamente vietati prima dei 13 anni.

È meglio preferire esperienze tecnologiche utili come particolari app dedicate all’infanzia ed E-book.
Esporli gradualmente ai diversi dispositivi per educarli ad un corretto utilizzo per prevenire così i rischi di una esposizione eccessiva, dannosa per un bambino piccolo.

Redazione NurseTimes

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