Attraverso la recentissima sentenza n. 356 del 18 dicembre 2018 la Corte d’Appello di Cagliari ha confermato il proprio orientamento in materia di demansionamento infermieristico.
I giudici hanno ancora una volta sottolineato come l’impiego costante dell’infermeire nelle attività alberghiere e di assistenza generica di base, conseguenza di una condizione di strutturale carenza degli operatori addetti a tali attività, costituisca un comportamento illecito “idoneo a determinare un demansionamento del dipendente da cui possono derivare una pluralità di conseguenze lesive”.
Nonostante non esista un automatismo tra accertamento dell’illecito e diritto al risarcimento del danno, quest’ultimo certamente sussiste allorquando la condotta del datore di lavoro pregiudichi l’immagine e la dignità dell’infermiere perché “foriera di uno stato di mortificazione professionale”.
L’esistenza del danno – ribadisce il Collegio sardo in linea con il costante indirizzo della Corte di Cassazione – può essere provata attraverso ogni strumento consentito dall’ordinamento e, pertanto, anche attraverso presunzioni.
Fonte: Studio Legale Giacomo Doglio
Un “risveglio dell’udito”. Così Jonathon Whitton, direttore esecutivo e responsabile del programma globale uditivo di…
In esecuzione della deliberazione ATS n. 137 del 29.04.2024 è indetto pubblico concorso, per titoli…
Selezione pubblica, per titoli e colloquio, per la formazione di graduatoria di idonei, relativa alprofilo…
Un team di ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis ha scoperto che…
Un team di ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston ha sviluppato un nuovo test…
Nuova aggressione ai danni del personale sanitario all’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca (Caserta), dove…
Leave a Comment