Il racconto all’Ansa del dottor Rozzini: “Il paziente non aveva minimamente calcolato la gravità della situazione”.
“Ho curato un negazionista che non aveva neppure messo in conto che il coronavirus potesse raggiungerlo. Credeva fosse una fantasia”. Comincia così il racconto reso all’Ansa da Renzo Rozzini, primario del reparto di Geriatria della clinica Poliambulanza di Brescia, ospedale dove oggi sono ricoverati 130 pazienti Covid, di cui 14 in Terapia intensiva, residenti soprattutto nella zona di Milano.
“Questo paziente, 60 anni non ancora compiuti, sapeva di essere malato perché non stava bene, ma non aveva minimamente calcolato la gravità della situazione – prosegue Rozzini –. Quando gli abbiamo detto che era positivo al Covid e che doveva iniziare la cura si è spaventato e ha capito che il virus esiste davvero. E soprattutto ha smesso di sottovalutare la pandemia”
.Il primario non nasconde la preoccupazione per la situazione in Italia: “In primavera eravamo davanti a focolai più o meno grandi. Ora l’intero Paese è alle prese col virus. Sei mesi fa, poi, andavamo verso la stagione calda, mentre oggi siamo quasi in inverno e temo la continua crescita del contagio”.
Redazione Nurse Times
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