Coronavirus: 30 i casi in Lombardia e Veneto. Seconda vittima italiana a Milano

Arriva in questo momento la conferma di una seconda vittima italiana, dopo quella avvenuta ieri in Veneto

Ultimi aggiornamenti sull’epidemia da coronavirus che sta tenendo il nord Italia con il fiato sospeso

E’ salito a 29 il numero dei pazienti risultati positivi ai test del Corovinarus e residenti tra la Lombardia e il Veneto. Ventisette di questi risiedono in Lombardia, mentre due sono i casi accertati in Veneto, ai quali va l’aggiunto l’anziano di Vo’ Euganeo morto nella serata di ieri.

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Arriva in questo momento la conferma di una seconda vittima italiana, dopo quella avvenuta ieri in Veneto (Vedi articolo). Si tratta una donna di 76 anni residente a Casalpusterlengo, nel Lodigiano.

La donna ricoverata potrebbe essere collegata al focolaio epidemico lombardo di Codogno.

Il governatore del Veneto Zaia avvia la riunione in videoconferenza sulla situazione con la Presidenza del Consiglio e la Protezione Civile Nazionale.

Secondo le evidenze dei dati finora a disposizione (che comunque andrebbero confermate) dei ricercatori, è possibile essere positivi al coronavirus senza averne sintomi, quindi essere dei potenziali diffusori del virus senza averne contezza (Vedi articolo).

I consigli del noto virologo Burioni

“Cosa fare immediatamente

Primo, bisogna individuare e isolare tutte le persone entrate in contatto con questi malati. Meglio isolarne venti di più, che venti di meno. Parliamo di due settimane d’isolamento, non di dieci anni di carcere duro. Un piccolo sacrificio, che sono sicuro questi cittadini sapranno fare per il bene pubblico.

Secondo, bisogna evitare che altre persone infette arrivino in Italia a diffondere il virus. Per questo, isolamento di tutte le persone che arrivano dalla Cina

.

Diritto alla salute

Fa benissimo il nostro Ministro della SaluteRoberto Speranza, a essere estremamente rigoroso: non è segno di allarmismo, ma grande responsabilità nel volere garantire in un momento particolarmente difficile il diritto alla salute ai cittadini italiani, quel diritto che è enunciato nella nostra Costituzione.

Non è il momento delle polemiche, non è il momento della paura. La salute non è di destra e non è di sinistra ed è una pessima idea utilizzarla a fini elettorali. Spero che i cittadini saranno spietati nelle urne contro chi sarà così spregiudicato da farlo.

Nel frattempo, niente paura, ma basta faciloneria. Quello che c’è da fare è chiarissimo, facciamolo e basta.”

La mappa del virus in tempo reale

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