Infermieri

Concorso per infermieri alla Asl Bari: l’Ipasvi solleva incongruenze su banca dati e prova pratica

In una nota urgente inviata dal presidente Saverio Andreula al direttore generale Vito Montanaro, si chiede di eliminare alcuni quesiti già propositi al concorso per la Asl di Matera e prolungare il tempo della prova pratica da 30 a 40 minuti.

 

BARI – Quesiti già proposti al concorso della Asl di Matera del 2014 e dubbi sulle modalità di esecuzione della prova pratica. Prima ancora di essere espletato il concorso della Asl Bari per 199 infermieri, rischia di portarsi dietro una valanga di ricorsi o, più semplicemente, la protesta di centinaia di candidati.

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In tanti hanno segnalato alcune incongruenze per la prova in programma il prossimo 6 luglio alla Fiera del Levante di Bari (è prevista una partecipazione di 2500 persone): segnalazioni che si portano dietro tutte le preoccupazioni (soprattutto da parte degli infermieri precari) di paletti messi a posta per sfoltire la platea di candidati.

A raccogliere le preoccupazioni di chi parteciperà al concorso è stato il Collegio Ipasvi della provincia di Bari che si è fatto promotore di una nota urgente, a firma del presidente Saverio Andreula, inviata al direttore generale della Asl Bari, Vito Montanaro.

Due le questioni rilevanti: i quesiti che verranno somministrati ai candidati del concorso di Bari in parte sono gli stessi realizzati per conto della Asl di Matera per il concorso per infermieri del 2014.

Alcuni dei quesiti riproposti nella banca dati – si legge nella nota dell’Ipasvi Baripresentano alcune incongruenze, già oggetto di rettifica e approfondimento a cura della società che li aveva elaborati”. Per evitare equivoci e risposte errate, il Collegio infermieristico di Bari consiglia “di escludere dal sorteggio i quesiti riproposti dalla banca dati di Matera, già assoggettati a controllo”.

 

Saverio Andreula, presidente Collegio Ipasvi Bari

Ma c’è un’altra criticità che l’Ipasvi porta all’attenzione del direttore generale della Asl Bari e, di fatto, alla Commissione giudicatrice:

la modalità di realizzo della prova pratica. La stessa, si legge nelle spiegazioni, “è composta da dieci esercizi contenenti ciascuno 5 fasi appartenenti ad una procedura tecnica, indicate in modo consequenziale”.

A giudizio del presidente dell’Ipasvi Bari, Andreula, “si fa fatica a mettere in relazione l’artificiosa modalità definita della prova d’esame (definita pratica) operata dalla Commissione a fini valutati e di superamento della prova”. Così come, prosegue Andreula nella sua nota, “non si comprende la ragione, diversamente da quanto realizzato in altre procedure di concorso, gli esercizi sono aperti (non hanno risposte) come invece diversamente accade per la prova orale”.

Una prova, così com’è impostata, difficilissima da superare “poiché alla base delle cosiddette procedure tecniche – scrive il presidente del Collegio di Baric’è un mondo significativamente ampio per la professione infermieristica. Ciò comporta che, per superare la prova, per i candidati si rende oneroso e rilevante un ripasso e aggiornamento delle pratiche cliniche infermieristiche costantemente aggiornate dall’evidence-base-nursing”.

Il timore, insomma, è che l’asticella sia stata alzata per compiere una sorta di selezione preventiva nei confronti dei precari. Sospetto che si coglie anche nella nota del segretario generale del sindacato Fials, Piero Albenzio, inviata al direttore generale della Asl Bari: “La condizione lavorativa del personale infermieristico precario li vede impegnati ormai da molti anni in attività lavorative specifiche in ambienti chirurgici e medici della prevenzione, ben lontani dai contenuti didattici degli attuali ordinamenti universitari”.

All’unisono, poi, Ipasvi Bari e sindacato Fials, puntano il dito sul tempo concesso per la prova pratica: trenta minuti sono insufficienti per una prova notevolmente più impegnativa che per altre professioni a prevalente contenuto tecnico. E se l’Ipasvi si chiede come mai le Commissioni per i tecnici sanitari di radiologia e laboratorio abbiano assegnato 40 minuti per analoghi concorsi, la Fials propone di concedere, quello stesso tempo, ai candidati del concorso per infermieri.

 

Salvatore Petrarolo

Foto: web

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