L’ipercolesterolemia familiare eterozigote è una condizione comune che colpisce più di 30 milioni di persone nel mondo. Causa un aumentato rischio di eventi cardiovascolari come infarto o ictus. Nei pazienti affetti da questa condizione che assumevano statine alla massima dose tollerata, l’acido bempedoico ha ridotto i livelli di colesterolo LDL del 22,3% rispetto al placebo. I dati di un’analisi aggregata su 3.000 pazienti presentati da Daiichi Sankyo all’EAS 2020.
L’acido bempedoico ha ridotto i livelli di colesterolo delle lipoproteine a bassa densità (C-LDL) del 22,3% rispetto al placebo, nei pazienti con ipercolesterolemia familiare eterozigote (HeFH) che assumevano statine alla massima dose tollerata con o senza ulteriori terapie ipolipemizzanti (LLT). L’acido bempedoico è stato ben tollerato e non sono stati osservati nuovi eventi avversi. iii
L’ipercolesterolemia familiare eterozigote è una condizione comune che colpisce più di 30 milioni di persone nel mondo e causa un aumentato rischio di eventi cardiovascolari come infarto o ictus. iii,iv,v,vi Fino all’80% dei pazienti non raggiunge gli obiettivi di C-LDL raccomandati dalle linee guida nonostante ricevano trattamenti come statine e altre terapie ipolipemizzanti. “Nei pazienti con HeFH, se non trattati, il rischio di malattia cardiovascolare aterosclerotica aumenta fino a 10-20 volte rispetto a chi non presenta HeFH, principalmente come conseguenza di ipercolesterolemia cronica severa. Nei pazienti con HeFH, una decisa riduzione del colesterolo LDL è, dunque, un intervento fondamentale per la prevenzione anche se è un obiettivo difficile da raggiungere; per questo sono necessarie nuove opzioni di trattamento. – Ha spiegato P. Barton Duell, Professore di Medicina all’ Oregon Health & Science University di Portland, che ha presentato i dati all’EAS – Questa analisi dimostra che l’acido bempedoico porta una riduzione clinicamente significativa del colesterolo LDL con un buon profilo di sicurezza, se aggiunto ad altri farmaci ipolipemizzanti in pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare eterozigote. Tali risultati forniscono nuove importanti informazioni per questi pazienti e i medici che ora hanno un’ulteriore opzione da considerare”.
“L’acido bempedoico fornisce un nuovo meccanismo d’azione per la riduzione del colesterolo LDL che è complementare alle statine e ad altre terapie ipolipemizzanti. Ciò significa che può essere utilizzato come aggiunta ai trattamenti esistenti per abbassare ulteriormente i livelli di C-LDL. – Ha dichiarato Jarkko Soronen, Direttore del Dipartimento di Medical Affairs, Antithrombotic & Cardiovascular di Daiichi Sankyo Europa. “Livelli elevati di LDL sono una causa diretta e provata di malattia cardiovascolare aterosclerotica. L’acido bempedoico e la sua associazione a dose fissa con ezetimibe potrebbero diventare nuove importanti opzioni di trattamento che hanno il potenziale per ridurre il peso delle malattie cardiovascolari in Europa, dove i costi sanitari diretti associati ammontano a 111 miliardi di euro all’anno”.
Daiichi Sankyo
Daiichi Sankyo è un Gruppo attivamente impegnato nello sviluppo e diffusione di terapie farmaceutiche innovative con la mission di migliorare a livello globale gli standard di cura e colmare i diversi bisogni ancora non soddisfatti dei pazienti, facendo leva su una ricerca scientifica e una tecnologia di prima classe. Con più di 100 anni di esperienza scientifica e una presenza in più di 20 Paesi, Daiichi Sankyo e i suoi 15.000 dipendenti in tutto il mondo, contano su una ricca eredità di innovazione e una robusta linea di farmaci promettenti per aiutare le persone. Oltre a mantenere il suo solido portafoglio di farmaci per il trattamento delle malattie cardiovascolari, e con la Vision del Gruppo al 2025 di diventare una “Global Pharma Innovator con vantaggi competitivi in area oncologica”, Daiichi Sankyo è impegnata nella creazione di nuove terapie per l’oncologia e in altre aree di ricerca incentrate su malattie rare e disordini immunitari. Per maggiori informazioni visita il sito www.daiichi-sankyo.it
Fonte: businesswire.com
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