Nurse Times| Si aggrava la situazione del famoso Ginecologo Antinori. La firma che appare nel contratto non sarebbe dell’infermiera. Infatti attraverso una perizia grafologica la firma non può essere ricollocata a quella della nostra collega, ma sarebbe una falsificazione.
Il prof. Severino Antinori è stato arrestato qualche tempo fa dai carabinieri dei NAS con l’accusa di rapina aggravata e lesioni personali aggravate (Nurse Times|Gussoni S, 2016). Il ginecologo, come qualcuno ricorda, avrebbe anestetizzato una sua infermiera, di nazionalità spagnola, per rubare i suoi ovociti e rivenderli per eventuale gravidanza eterologa.
Il ginecologo successivamente si sarebbe difeso dicendo che l’infermiera era consenziente e che lo avrebbe minacciato se Antinori non avesse preparato un contratto a tempo indeterminato.
In questo periodo storico, dove trovare un contratto a tempo indeterminato equivale quasi ad una Caccia al Santo Graal, la storiella del contratto sarebbe quasi credibile. Ma quello di cui il ginecologo in ha tenuto in considerazione è stato eventuale perizia per accertare la veridicità dei fatti.
la firma non corrisponde a quella della nostra collega infermiera. Infatti, gli specialisti, attraverso una perizia grafologica, hanno potuto costatare che la firma è un FALSO. Non è stata la collega a firmare, ma probabilmente lo stesso Antinori, il quale, messo con le spalle al muro, ha pensato bene, che per salvare la sua carriera, sarebbe stato facile salvarsi screditando una persona.
La Procura ha sentito anche l’Anestesista della clinica, Antonino Marcianò, accusato anche lui di rapina di ovuli e di sequestro di persona, il quale ha affermato di aver visto l’infermiera firmare frettolosamente il consenso per procedere all’estrazione degli ovociti. Ma la perizia parla chiaro. Non è la sua la FIRMA. Gli stessi inquirenti hanno ipotizzato che la firma possa essere stata fatta dallo stesso Antinori.
Fatto gravissimo, che se fosse confermato, costituirebbe un’azione meschina, dove l’unica condanna plausibile sarebbe carcere e radiazione all’albo. Prima di fare affermazioni affrettate, aspettiamo che la Magistratura faccia il suo lavoro.
Intanto per Antinori i capi di accusa sono i seguenti:
Secondo quanto riportato da Repubblica, resta aperta l’idea da parte degli inquirenti di una presunta compravendita di ovuli, vietate dalla normativa Italiana, alla Clinica Matris, dove Antinori ne era responsabile. All’interno della clinica sono stati sequestrati anche altri embrioni e materiale biologico che alcune donne (da confermare) avrebbero ceduto allo stesso Antinori sotto compenso economico.
A cura di
Gianluca Pucciarelli.
Bibliografia
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