Le case di riposo sono in crisi, non ce la fanno a contenere il diffondersi dei contagi e non basta il personale sanitario. Una forte denuncia che parte dal Veneto.
«Ci eravamo preparati alla nuova ondata, ma ci hanno tolto i soldati per combatterla», dice Roberto Volpe, presidente delle associazioni Ancora e Uripa Veneto, al Corriere della Sera.
Gli infermieri e gli operatori sociosanitari non bastano a prestare assistenza a 32.488 ospiti anziani e malati, spesso non autosufficienti.
Il sistema delle RSA non può certo reggere senza il personale qualificato, ma questo ormai troppo spesso si trova nella situazione di dover preferire il posto in ospedale.
A Genova, ad esempio, racconta la Repubblica, per gli infermieri sono previste 500 assunzioni al Policlinico San Martino, 52 posti in Asl3 ( 40 nei distretti territoriali con contratti di collaborazione continuativa più altri 12 a tempo determinato in ambito ospedaliero) e altri 40 all’ospedale Galliera. «Non ci sono abbastanza infermieri per coprire le richieste, sappiamo che molte strutture sanitarie sono in difficoltà» conferma Carmelo Gagliano, presidente dell’ordine degli infermieri di Genova.
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