Il caso della struttura per anziani abusiva sequestrata a Pianello del Lario ha fatto arrabbiare l’Opi Como. “Le condizioni di mancata sicurezza ed elevato rischio a cui sono stati esposti gli ospiti da parte di esercenti non autorizzati, scaturite dalla totale mancanza di prudenza e ulteriormente aggravate dalla presunzione di poter garantire una presa in carico di anziani complessi sotto il profilo clinico-assistenziale, senza alcun professionista qualificato, desta l’indignazione dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Como”, fa sapere in una nota Dario Cremonesi, presidente dell’Ordine comasco.
“Gli infermieri, rappresentati dai rispettivi Ordini provinciali e dalla Federazione nazionale, si oppongono fermamente a ogni intenzione o agito volto a ostacolare il rapporto di fiducia e professionalità che quotidianamente viene garantito da colleghi qualificati, adeguatamente preparati attraverso un percorso di studi universitario e un esame di stato abilitante all’esercizio della professione infermieristica, con obbligo di iscrizione all’albo”, prosegue la nota.
“Tale rapporto – scrive ancora Cremonesi –, tanto rilevante quanto le cure e l’assistenza infermieristica stessa, è stato incautamente impoverito, sino ad annullarsi, attraverso l’abusivismo della professione stessa, che l’Ordine, per sua natura istituzionale, contrasta e notifica agli organi competenti. Esprimiamo quindi solidarietà agli anziani coinvolti, prontamente trasferiti dall’ATS della Montagna in strutture adeguate, nonché un plauso alle forze dell’ordine che hanno permesso di portare a compimento le indagini”.
La nota dell’Opi Como si chiude con un’esortazione: “In considerazione dell’accaduto, esortiamo i cittadini a porre particolare attenzione nella scelta e nell’individuazione dei professionisti responsabili dell’assistenza infermieristica, identificando colleghi qualificati regolarmente iscritti all’albo (di cui si può ottenere immediata conferma, contattando gli uffici della segreteria dell’Ordine delle professioni infermieristiche), al fine di salvaguardare la sicurezza e l’adeguata qualità delle cure attraverso infermieri opportunamente preparati e qualificati”.
Fonte: GiornalediComo.it
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