Carenza di medici specialisti: la colpa è davvero degli infermieri che ambiscono alle competenze avanzate?

Leggiamo ormai con cadenza giornaliera, su alcune testate giornalistiche, un susseguirsi di articoli che lamentano la carenza di medici.

Un martellante susseguirsi di articoli, più o meno condivisibili, che paventano futuri disastri per il sistema.

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Eppure la carenza di Infermieri e, soprattutto, di personale addetto all’assistenza di base (OTA OSS) è ormai atavica, condizione che produce una continua lesione alla professionalità degli Infermieri, che “costretti” a sopperire vedono sistematicamente leso il proprio diritto a svolgere la propria professione, quella per cui hanno studiato, senza contare gli effetti nefasti che tale condizione produce sulla qualità dell’assistenza.

Sono quanto mai opportune le parole del Presidente OPI di Bari Saverio Andreula che afferma: “se per la carenza dei medici si mobilita tutta una macchina, per quella cronica da anni degli infermieri, il treno si è fermato ad Eboli!

Assolutamente vero !

Quello che però infastidisce è il continuo tentativo di denigrare la professione infermieristica, infatti da parte di taluni viene sempre rimarcata la supposta responsabilità degli Infermieri in quanto rei di spingere verso cosiddette competenze avanzate e che tale pressing sarebbe alla base della mancata assunzione di medici.

Orbene, ritengo legittime tutte le rivendicazioni politico sindacali, come pure il palese corporativismo di cui sono intrisi alcuni articoli, quello che però risulta insopportabile è il denigrare l’altrui professionalità.

Quando si parla di trasferimento di competenze dai medici agli Infermieri, alludendo non troppo velatamente alla volontà politica di razionalizzare le spese a discapito dell’utenza in quanto solo il medico avrebbe competenze per svolgere TUTTO, mentre gli altri no, di fatto questo si fà.

Personalmente non penso che qualcuno voglio togliere nulla ai signori medici, penso invece che molte attività svolte oggi dai medici potrebbero essere svolte da altri professionisti della sanità senza per questo essere un pericolo se non, forse, per chi vede minacciata la leadership…

Per un clima più corretto si dovrebbe invece discutere delle discriminazioni oggi esistenti nel SSN…

I medici si lamentano, anche giustamente visto il disastro in cui versa il SSN, tuttavia è innegabile che godono di alcuni diritti negati a tutti gli altri professionisti della sanità, vedasi la possibilità di svolgere l’attività privata con possibilità di guadagni ulteriori, cosa negata agli Infermieri.

Vedasi l’esclusività pagata profumatamente mentre per gli altri professionisti è a costo zero…

Vedasi l’inquadramento contrattuale come dirigenti per TUTTI, unica condizione nel pubblico impiego, cosa negata agli altri professionisti della sanità.

In buona sostanza, rivendichino legittimamente le loro conquiste politico sindacali, possibilmente senza accusare gli Infermieri perché, vista la condizione, non ci sembra siano meglio trattati…

Matteo Incaviglia
Segretario AADI Sicilia

Redazione Nurse Times

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